\r\n\r\nLa Juventus perde la possibilità di agganciare il Milan in vetta alla classifica e colleziona il 13° pareggio stagionale. La birra è ormai poca da settimane e la carenza anche solo numerica in difesa rischia di compromettere tutto nelle prossime giornate. Conte ci prova, ma sembra davvero non sapere più che pesci pigliare, visto che di nuovi innesti non se ne parla proprio. In definitiva bene Caceres e il solito Pirlo, molto stanco Lichtsteiner, a parte il gol male Vucinic.\r\n\r\nBuffon 6: in definitiva poco impegnato, come spesso è accaduto. Incolpevole sul gol.\r\n\r\nLichtsteiner 5: da un suo errore di posizionamento scaturisce il gol del Bologna. E’ uno di quelli più in debito di ossigeno, ma ormai non c’è chi lo possa sostituire.\r\n\r\nCaceres 6,5: al centro si dimostra altrettanto affidabile che come esterno.\r\n\r\nBonucci 5,5: non inizia male, ma nella ripresa è protagonista di un paio di lisci pazzeschi. Col Genoa non ci sarà per squalifica.\r\n\r\nDe Ceglie 5,5: un passo indietro rispetto alle gare precedenti. Un cross nel primo tempo e poco più.\r\n\r\nVidal 5,5: da un mese e mezzo a questa parte non è più quello di inizio stagione, anche se nella ripresa è tempista in un paio di chiusure.\r\n\r\nPirlo 6,5: l’unico top player (escluso Buffon) inventa un assist poetico per Vucinic che insacca. Seppur spesso tamponato a uomo rimane sempre lucido.\r\n\r\nMarchisio 5,5: continua il periodo di scarsa brillantezza. Aspettiamo che si riprenda, non possiamo fare altro.\r\n\r\nPepe 6: per buoni tratti della partita torna il pendolino pericoloso di inizio stagione. Cala alla distanza.\r\n\r\nBorriello 5:  qualche sportellata e un po’ di foga. Nulla più.\r\n\r\nVucinic 6: per il gol. Il resto è la solita fuffa, tanta supponenza e una decina di palloni persi con insopportabile irriverenza.\r\n\r\nGiaccherini s.v. (dal 76′).\r\n\r\nQuagliarella s.v. (dal 76′)\r\n\r\nPadoin s.v. (dall’85′)\r\n\r\nConte 5,5: se in difesa le scelte erano obbligate, lascia molto perplessi lo schieramento offensivo. I cambi paiono sempre troppo tardivi, nonché ripetitivi. Subito lo svantaggio (anche quando non si riesce a sbloccare la gara) la squadra rimane monocorde e prevedibile. I tredici pareggi sono lo specchio di questa Juve, imbattuta sì, ma molto limitata, in un campionato di livello tutt’altro che eccelso e alla portata dei bianconeri. L’incantesimo è già finito?