Contro il Bologna la Juve si gioca un pezzo della qualificazione alla prossima Champions League. Dopo le tre sconfitte consecutive che hanno rallentato la corsa, i bianconeri devono riprendere il cammino per evitare beffe. E il calendario aiuta.
Tre sconfitte consecutive in campionato e l’eliminazione dalla Coppa Italia. In mezzo la qualificazione alla semifinale di Europa League e la restituzione – almeno temporanea – dei 15 punti in classifica. È un aprile in chiaroscuro quello della Juve, che conclude stasera a Bologna un ciclo di 9 gare senza sosta. Maggio non sarà da meno, perché si decide tutto fra Siviglia e il rush finale della Serie A con Max Allegri che deve cominciare a fare i primi calcoli. Il tecnico nei mesi scorsi ha fissato la quota Champions fra i 71 ed i 73 punti. Mancano ancora almeno quattro o cinque vittorie e calendario alla mano può essere abbordabile. Anche se con questa Juve nulla può essere dato per scontato.
A Bologna parte il mini campionato che concluderà la stagione e deciderà se la Juve andrà in Champions League o no, al netto delle decisioni extracampo. Al Dall’Ara la prima delle ultime sette giornate che sulla carta sono abbordabili. Come detto, la quota per arrivare fra le prime quattro sarà attorno ai 71-73 punti, quindi ad oggi ai bianconeri ne mancano 12-14. Quattro o cinque vittorie insomma. Considerando le difficoltà incontrate dalla squadra è lecito pensare che vincerne 5 su 7 sia un’impresa, ma il calendario può aiutare.
Dopo stasera, la Juve riceverà il Lecce mercoledì prima di far visita all’Atalanta a Bergamo. Poi ci saranno Cremonese in casa, Empoli fuori, Milan in casa e chiusura alla Dacia Arena di Udine. Contro nerazzurri e rossoneri le gare più complicate, ma le altre sono tutte alla portata, considerando anche che diverse squadre avranno già raggiunto il proprio obiettivo e dunque – forse – potrebbero essere meno motivate della Juve.