L’ingresso dei giovani gioielli della Juve ha dato la scossa in un match come quello di Bologna, ma ha anche evidenziato come serva lavorare per crescere e diventare decisivi a tutto tondo.
Un punto guadagnato i due punti persi. La sfida di Bologna può essere analizzata sotto un duplice punto di vista. Da una parte le tante occasioni sprecate fanno recriminare per il pareggio, ma dall’altra le chance avute dai felsinei avrebbero potuto comportare anche una sconfitta. Nel complesso comunque si sono viste alcune cose positive rispetto alle ultime uscite disastrose della Juve di aprile. A fare la differenza ci hanno pensato i giovani, soprattutto dopo l’ingresso dalla panchina di Samuel Iling, che ha propiziato il gol del pareggio. L’inglese però ha anche fallito una chance importante, così come Matias Soulè il quale avrebbe potuto firmare il gol vittoria. Croce e delizia dunque, e Max Allegri li bacchetta a fine match.
Iling ha propiziato il gol, Fagioli ha creato chance e Miretti e Soulè hanno aumentato la spinta offensiva. L’inglese ha però sbagliato un’occasione semplice e l’argentino ha fallito il gol vittoria nel finale. Croce e delizia i giovani della Juve dunque, anche se la strada intrapresa nel dargli fiducia è quella giusta. In una stagione così travagliata e con i risultati sempre in bilico, chi arriva dalla Next Gen ha la possibilità di trovare più spazio e di fare la corretta esperienza.
Nel percorso, come ricorda lo stesso Allegri a fine match: “Hanno dato freschezza con il loro ingresso ma hanno anche sbagliato molto. Qualche giocata errata ed errori di posizionamento. Però è normale perché fa parte della crescita. Vogliono spaccare il mondo ma hanno 10 partite in Serie A. Vanno aspettati e bisogna accettare gli errori”.