Birindelli: “Non avrei ceduto Zanetti”
L’ex difensore della Juventus, Alessandro Birindelli, ha rilasciato una lunga e interessante intervista a Nicola De Bonis, conduttore del programma radiofonico bianconero “Stile Juventus”, in onda sulle frequenze di Nuova Spazio Radio di Roma.
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Sei stato per undici anni un punto di riferimento per i tifosi e per la nostra squadra. Ti manca la Juventus?\r\n“Quando stai per undici nello stesso spogliatoio, con le stesse persone, condividi tante vittorie, è ovvio che un po’ ti venga mancare. Credo però che quest’anno stiano facendo veramente bene e ci sono tutti i presupposti perchè possano arrivare a lottare su tutti i fronti fino alla fine“.\r\n \r\nPer chi non lo sapesse, ricordiamo che tu sei ancora in attività…\r\n“Sì, sono qui, nella Valle del Giovenco, vicino ad Avezzano”.\r\n\r\n
Valle del Giovenco, in prima divisione. Che esperienza stai vivendo?\r\n“Sinceramente a fine stagione ero indeciso se continuare o meno l’attività, poi si è prospettata questa soluzione, con persone serie, con un progetto serio, che va al di là del calcio giocato. Si parla di un futuro prossimo da non calciatore, diciamo da quasi dirigente. Quindi ho accettato e mi sono buttato in questa nuova avventura“.\r\n\r\n
Com’è il rapporto con i tuoi compagni? Ovviamente ti vedranno come un punto di riferimento….\r\n“Sì, poi da tre settimane è arrivato anche Cesar, che era all’Inter, c’è anche Choutos, che è stato anche lui all’Inter e alla Roma. Diciamo che i compagni ci hanno accolto bene“.\r\n\r\n
Siete una buona squadra, dunque…\r\n“Sì, anche se abbiamo avuto un po’ di problemi, con molti infortuni ed una rosa incompleta. Diciamo che il nostro campionato sta iniziando adesso e cerchiamo di recuperare“.\r\n\r\n
Parliamo adesso di questa Juventus, che segui sempre con molto affetto. Segnali positivi sono arrivati, ma purtroppo sono arrivate anche sconfitte pesanti. Dobbiamo cercare un certo equilibrio. Ora recuperemo giocatori importanti. Anche tu immagini una Juventus protagonista assoluta dopo la sosta?\r\n“Penso proprio di sì. La Juve, poi, ha in Ciro un punto di riferimento, perchè ha vissuto tanti successi, è stato vicino ad allenatori vincenti e credo stia lavorando bene. Dopo un inizio di stagione buono, ci sono stati vari infortuni, varie vicissitudini. E sappiamo benissimo che dopo le prime sconfitte in casa juventina si comincia sempre a mugugnare. Ci sono però i giocatori con l’esperienza giusta per far bene“.\r\n\r\nFanno discutere un po’ le fasce difensive della Juventus….\r\n“Allora a gennaio torno io“.\r\n
Tu che sei stato un difensore esterno, che ne pensi? Sia a destra che a sinistra ci sono un po’ di considerazioni non troppo positive….\r\n“Credo che la fascia sinistra sia ben coperta da Grosso, che comunque è un giocatore di livello internazionale, riconosciuto da tutti. Concede qualcosina in fase difensiva, ma compensa con la fase propositiva, dove assicura grande qualità. A destra, invece, mi pare che Grygera sia una giocatore che ti garantisce sempre la sufficienza. Cioè, non è quel difensore eccelso, ma non è neanche un difensore che ti fa danni. E’ uno sempre attento, determinato, non ha grande qualità, ma il suo lo fa sempre“.\r\n\r\nVolevo un tuo parere anche su Molinaro, che ha fatto discutere nella scorsa stagione, poi ha recuperato molto bene, anche nel rapporto con la tifoseria.\r\n“E’ un giocatore fondamentale se sta bene fisicamente. Nel momento in cui gli viene a mancare la freschezza atletica, anche lui, non essendo un giocatore di grande qualità, viene a mancare. Però, ripeto, Molinaro recuperato al 100% è un giocatore valido, lo ha dimostrato l’anno con Ranieri. Poi certo, ci possono stare i periodi meno brillanti, ma è un elemento importante anche lui“.\r\n\r\n
Che idea ti sei fatto di Felipe Melo?\r\n“Io non avrei mai mandato via Zanetti. Penso che Melo sia un giocatore molto diverso da Cristiano. La dirigenza, probabilmente, aveva in mente qualcosa di diverso per il centrocampo. Altrimenti non mi spiego una scelta del genere“.\r\n\r\n
L’addio di Zanetti ha fatto discutere…\r\n“Da quello che sentito, forse, non c’era la volontà di cederlo per ragioni tecniche. C’è stato un disaccordo tra società e giocatore sul rinnovo di contratto. Ciro contava molto su di lui. Ed è chiaro che adesso ti trovi con un calciatore dalle caratteristiche completamente diverse da quelle di Cristiano. Anche se devo dire che quest’anno, prima dell’infortunio, Marchisio era partito veramente bene“.\r\n\r\n
Che ne pensi, invece, di quello che sta accadendo attorno a Ciro Ferrara? Tu lo conosci bene. Lui ha subito un po’ la pressione dopo aver conquistato la panchina della Juventus. Ci sono stati dei momenti in cui è sembrato un po’ più fragile ed altri in cui ha tirato fuori il carattere che noi tutti conosciamo. Psicologicamente, secondo te, come lo sta vivendo questo super impatto con la panchina bianconera?\r\n“Con grande responsabilità, perchè per allenare la Juventus ci vuole grande responsabilità, grande professionalità. Lui credo sia preparato a questo, perchè è sempre stato un grande professionista“.\r\n\r\n
La mia domanda era più una domanda sul discorso psicologico, visto che Ciro ha un certo tipo di carattere che tu conosci bene…\r\n“Credo che Ciro non abbia difficoltà, dal punto di vista caratteriale, a gestire una situazione del genere, nel modo più assoluto“.\r\n\r\n
Ci sei rimasto male per quello che accadde due anni fa, nell’ultima gara di Marassi, quando Claudio Ranieri non ti fece scendere in campo neppure per gli ultimi minuti?\r\n“Ti dico la verità, ci sono rimasto male, ma è finita lì. Se avessi voluto far polemica, l’avrei fatta tre minuti dopo, quando le telecamere di Sky sono venute a intervistarmi. Non la faccio certamente adesso, dopo due anni. Sicuramente ci sono rimasto male, anche perchè poi quando gli hanno chiesto il perchè, la sua risposta è stata che in quel momento della gara aveva bisogno di un centrocampista. Cioè, l’ultima partità di campionato, capisci? La risposta dice tutto. Mi dispiace, ma insomma, è acqua passata“.\r\n\r\nA noi è sembrata una grave mancanza di rispetto nei confronti di una bandiera.\r\n“Quello che ho dato lo so bene e penso che la gente abbia apprezzato. Giocando bene o giocando male, ho sempre dato il massimo“.\r\n(Credits: Tuttojuve.com)