Bernardeschi: “Chi vince dà fastidio, le polemiche ci stimolano”

Le parole di Federico Bernardeschi, numero 33 della Juventus, che ha parlato degli attacchi che stanno subendo in questi giorni i bianconeri

Federico Bernardeschi ha un messaggio chiaro per chi sta accerchiando la Juventus: le polemiche sono sempre attorno a chi vince e i bianconeri non sono affatto turbati, tutt’altro. Intervistato a margine dell’allenamento odierno da Sky Sport e Premium Sport, il fantasista di Carrara conferma di essersi calato perfettamente nello stile Juve: “Noi pensiamo a lavorare e ai nostri obiettivi e siamo concentrati al 100% sul campo. Ognuno tifa la propria squadra – aggiunge – e quella che vince di più dà fastidio, credo faccia parte del gioco. Per me tutto quanto si dice fuori dal campo al massimo è uno stimolo in più per raggiungere ogni obiettivo”.

Oggi la squadra ha ripreso ad allenarsi dopo i due giorni di riposo concessi da Allegri e a quanto pare il clima è disteso e l’entusiasmo alle stelle dopo aver battuto l’Inter a San Siro: “Ci abbiamo creduto tutti e siamo riusciti a portare a casa una partita tosta, difficile. Come pensavamo – ammette – , durante la partita abbiamo trovato delle difficoltà, ma siamo riusciti a ribaltare il risultato e portare a casa una vittoria fondamentale per lo scudetto e per il gruppo, che ha dimostrato ancora una volta la sua compattezza”.

Bernardeschi: “Periodo decisivo ma siamo sereni”

Dopo aver riallungato sul Napoli, ora i bianconeri sono attesi dal Bologna: all’Allianz Stadium bisognerà fare bottino pieno per mettere definitivamente in cascina il 7° e leggendario scudetto consecutivo. “È una partita fondamentale – conferma Bernardeschi – , da affrontare con la testa lucida e la voglia di vincere. È un periodo con tante partite importanti, siamo sereni, concentrati e determinati sui prossimi obiettivi. Non ci siamo mai depressi né esaltati a seconda dei momenti, ma abbiamo continuato a lavorare con i piedi per terra e in questo modo i risultati arrivano. Non è scontato, ma con il sacrificio è più facile raggiungerli”.

Infine, il numero 33 bianconero fa il bilancio della sua prima stagione in bianconero: “Mi sento maturo. Durante quest’anno sono cresciuto come calciatore e come uomo e a 24 anni è normale che sia così e sono contento. Se sogno un finale di stagione targato Bernardeschi? Spero sia un finale targato Juve”, conclude.