Rodrigo Bentancur è stato intervistato oggi da Sky Sport in videoconferenza. Il centrocampista uruguayano della Juventus ha parlato del suo ritorno al JTC della Continassa per gli allenamenti individuali. “Due mesi, cinquanta giorni senza toccare il pallone è dura – ha esordito il calciatore bianconero – credo che ci sia la necessità di iniziare con la squadra, sarà bellissimo. Ci vorranno 15-20 giorni”. Gli allenamenti di club riprenderanno il 18 maggio, ma grazie allo zio preparatore, Bentancur si è mantenuto in forma durante l’isolamento trascorso rigorosamente a Torino, a differenza di altri tesserati stranieri della Juve.
“La decisione di rimanere qui a Torino è perché non si sapeva cosa sarebbe potuto succedere – ammette Rodrigo – Io ho fatto la quarantena a casa con la mia fidanzata e due amici, che erano venuti a trovarmi e dopo tre giorni è scattata la quarantena. Così sono rimasti. C’è anche mio zio, che è il mio preparatore personale, in questi 50 giorni ho fatto quasi 70 allenamenti con lui che mi ha ammazzato un po’. Ho guardato qualche serie tv, come quella su Micheal Jordan. Per il resto – prosegue – non mi piace dire tanto della mia vita, sono molto riservato”.
Se tutto andrà per il verso giusto, il 13 giugno il campionato di Serie A riprenderà per concludere in 6 settimane 12 giornate. Si giocherà ogni tre giorni e chi scenderà in campo nel turno delle 16:00 a luglio farà una fatica enorme a correre. “Il caldo sarà una difficoltà, come la mancanza dei tifosi che sono importantissimi. Bisognerà trovare il ritmo, la squadra che arriverà meglio – conclude Bentancur – sarà quella che potrà vincere. Ora dobbiamo lavorare al 150% per trovare un ritmo veloce”.