Stamane leggo che il tecnico spagnolo Rafa Benitez ha chiesto altri dieci giorni per dare una risposta alla Juve ed al suo ricco (?) progetto di semi-rifondazione. A quanto pare in sede non hanno gradito affatto e questo è palese, anche perchè gli incontri tra Rafa ed il nuovo presidente dei reds Broughton non sono finiti.\r\nMa cosa vuole veramente Benitez?\r\nDa una parte c’è sempre il Liverpool, società indebitata fin sopra ai capelli ma che secondo il neo presidente appianerà tutti i debiti non appena sarà possibile trovare una nuova proprietà. Il Liverpool è appetibile, ma serve un magnate arabo, russo o americano…ed al momento, latitano. Con la sola cessione di un paio di pezzi pregiati (Torres e Mascherano, tanto per fare due nomi), il buon Rafa avrebbe “in mano” le sterline necessarie per fare un ottima campagna acquisti.\r\nDall’altra parte c’è la Juve, la quale a più riprese ha fatto capire che Benitez è l’uomo su cui puntano per ripartire. Il tecnico in cima alla lista, insomma. La proprietà, capitanata da Andrea Agnelli – il quale il 10 maggio prossimo nel corso del CdA sarà nominato presidente con funzioni pienamente operative a partire da una settimana dopo – sembra aver già trovato un accordo con Marotta per il ruolo di DS/DG ed ha intenzione di mettere un bel po’ di soldi nel piatto per permettere a lui ed al nuovo allenatore di rinforzare adeguatamente la squadra.\r\nRafael Benitez sta in mezzo. Nel senso che di sicuro l’esperienza-Juve lo alletta, ma non è la sola. Il tergiversare continuo del tecnico inizia a diventare sospetto: la famosa buonuscita che pretende dal Liverpool per liberarli da un contratto molto oneroso (4,5 milioni all’anno fino al 2014) non puo’ essere il solo pernio su cui gira questa riottosità manifesta. Di certo il sottostare eventuale al placet di un presidente e di un amministratore delegato (questo succederebbe alla Juve) per le scelte di mercato (e non) è un bel salto per lo spagnolo, abituato ad un ruolo manageriale al Liverpool, che significa praticamente carta bianca per qualunque decisione.\r\nMa c’è dell’altro, a mio avviso.\r\nAd esempio, il valzer delle panchine eccellenti che potrebbe scatenarsi tra quindici giorni. Benitez sa di essere uno dei tre tecnici top inseguibili da tutti i club più importanti (e ricchi) in Europa: sto logicamente parlando di Real Madrid, i quali se arrivano secondi nella Liga dietro al Barcellona saluteranno Pellegrini senza affetto e si butteranno anima, corpo ed euro su Mourinho. E se il portoghese non dovesse accettare di essere coperto d’oro da Florentino Perez, perchè magario ha vinto la Champions ed il campionato italiano (ma è la coppa l’ago della bilancia, c’è da scommetterci) lo stesso potrebbe “ripiegare” su Benitez.\r\nIdentica situazione per l’ Inter: se veramente Mourinho andasse al Real, Moratti – che perderebbe quello che viene considerato il numero uno degli allenatori, che vinca o meno la coppa – avrebbe due sole alternative di livello: lo stesso Benitez o Fabio Capello. Girano vocine di un contatto diretto tra l’Inter ed il tecnico spagnolo, dato che le lusinghe spagnole per lo SpecialOne sarebbero troppo forti per essere ignorate. Ma questi sono solo rumors…\r\nTutto parrebbe dipendere, dunque, dalla finale di Champions League in programma, guarda caso, proprio tra quindici giorni. Giusto il tempo chiesto da Benitez per dare una risposta ai vertici juventini…\r\nUna casualità? Potrebbe essere.\r\nMa anche no.\r\nEd è per questo che nell’ambiente bianconero sta riprendendo corpo l’ipotesi Capello, tra l’altro in cima alla wish list dello stesso Andrea Agnelli. L’unico problema è che il buon Fabio fino a dopo il Mondiale sudafricano non sarà disponibile per nessun altro oltre che per la sua Inghilterra. Ed alla Juve l’allenatore serve prima possibile e comunque entro la fine di maggio, se veramente vogliono fare le cose come si deve.\r\nLe altre ipotesi ventilate (inventate?) dai giornali italiani, Del Neri o Spalletti, non hanno molta logica. Ce lo vedete Andrea Agnelli che una volta insediato in pompa magna alla guida della Juve si presenta con il tecnico ex Sampdoria? Io no.\r\nPer Spalletti, il discorso è legato principalmente al suo impegno con lo Zenith, il quale vola nel campionato russo dopo 9 giornate ed un suo disimpegno adesso – a campionato appena iniziato – sarebbe assurdo. Senza contare che da quelle parti i contratti firmati – e dunque gli impegni – sono abituati a farli rispettare….\r\nMa allora gli juventini non hanno alcuna speranza di vedere un tecnico di livello nella loro panchina?\r\nBeh, in verità ci sarebbe anche Lui. Mister Marcello Lippi da Viareggio. Il quale bene o male sa tutto già adesso delle cose juventine e di certo non avrebbe bisogno di essere presente in sede – fisicamente sarebbe impossibile: bene o male il Mondiale se lo deve giocare anche lui – per fornire i suoi dettami a Marotta.\r\nEd io, da juventino navigato e memore dei cinque scudetti, quattro Supercoppe italiane, una coppa Italia, una Coppa Campioni (più altre tre finali), una supercoppa europea e una coppa Intercontinentale in otto anni complessivi sulla panchina bianconera del tecnico toscano, non potrei certo mettermi a sbattere i pugni nel muro se tornasse. Daltronde, le tante analogie con il periodo nel quale arrivò alla Juventus per la prima volta (1994) hanno un vago gusto retrò che a me piace. E parecchio.\r\n\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it