“La finale a Torino è un’opportunità… Non è usuale ospitare la finale nel proprio stadio. Ma la finale – puntualizza Gigi – è lontana ancora due gare e dobbiamo pensare a queste. Due gare molto difficili contro una squadra che aspira quanto noi a venire a Torino per vivere la finale. Questa partita, anche se è figlia della cocente delusione di Istanbul può essere una grande opportunità anche per aumentare la nostra consapevolezza Europea. E poi, alla fine solo due squadre vinceranno un trofeo europeo, no? Quindi cerchiamo di goderci questa opportunità. Domani sarà un bel test per tutti, anche per chi questa esperienza ce l’ha. Benfica-Juventus è una partita di Coppa campioni”.
\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”74326″]\r\n\r\nAnche Antonio Conte ha massimo rispetto per l’avversario e per il suo tecnico Jorge Jesus:\r\n
Jorge sta facendo un grande lavoro con il Benfica. Ho un immenso rispetto per lui e per la sua squadra – esordisce il tecnico bianconero – Penso che ogni anno i tecnici sono molto sotto pressione. Io sono sereno perché in questi anni abbiamo vinto tutto quello che potevamo vincere. Un tecnico però non va giudicato per quello che vince o non vince, ma da quello che fa sul campo, da quello che pensano i giocatori, la società, i tifosi.
\r\nSulla formazione, ovviamente, Conte non dà particolari indicazioni e fa un po’ di catenaccio:\r\n
Tevez? Carlitos è tornato ad allenarsi con la squadra. Aspetterò fino all’ultimo per decidere se giocherà o meno dall’inizio.
\r\nIl Benfica giunge alla partita dopo aver conquistato già lo scudetto, la Juventus, invece, deve ancora conquistare il tricolore:\r\n
Noi questo traguardo dobbiamo ancora raggiungerlo, loro no. E’ un onere in più perché loro possono pensare solo alla coppa, mentre noi dobbiamo pensare anche alla Europa League. E’ una situazione stancante, ma molto esaltante. I consigli di Benitez? Non ho chiamato nessuno, mi fido di me stesso. Il Benfica – conclude – è una squadra forte.
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