Benfica-Juve 4-3: le pagelle con il severissimo giudizio di Dio.
SZCZESNY 5.5 – Salva il salvabile. Non trova i suoi adorati fumetti, ma il magazziniere gli ha messo vicino, per ordine dell’allenatore, la biada e l’avena: come se potesse leggervi dentro il futuro, come nei fondi di caffè.
DANILO 4.5 – Nemmeno la possibilità che canti tutte le canzoni di Achille Lauro, spaventa gli avversari, che anzi si accaniscono.
BONUCCI 3 – Dopo il micologo, il tassidermista. Peccato che lo faccia su sé stesso, rimanendo immobile, sempre, con la fascia da capitano e un libro di Gramellini in mano, con apertura alla giapponese. Quale libro? Uno qualsiasi, tanto sono tutti brutti uguali, alla stregua delle prestazioni del capitano.
ALEX SANDRO 5.5 – Quando entra tutti pensavamo al processo del lunedì, al sinedrio, a Ponzio Pilato e al sacerdote Caifa; tanto Natale è dietro l’angolo, il nuovo film degli Avengers arriva tra due anni e ci prepariamo per la pasqua, con la riproposizione di Gesù di Nazareth di Zeffirelli (tifoso viola). Tanto piangere per piangere… e invece…
GATTI 4.5 – Non è certo colpa sua se deve fare ripetizioni di trigonometria al figlio di Cherubini; e sbaglia anche una semplice equazione di primo grado a due incognite. Poi discuteremo su chi lo ha scelto in quanto mentore del piccolo Cherubio.
CUADRADO 3 – La tecnica dell’opossum morto, non funziona più. Si butta a terra e non ci crede nessuno. Se a questo aggiungiamo la folle ricerca di tartufi, in ogni campo che solca, mentre gli avversari ripartono, stiamo alla grande.
MIRETTI 6 – Esce dalle prigioni di Allegri (situate sotto un ippodromo in rovina, in Florida, dove si svolgono riti di magia nera sui cavalli che devono correre i gran premi) e ci mette il suo.
RABIOT 3.5 – Boh! Il capitano? Il rinnovo? Il leader? Resta sempre sospeso, come quando insieme alla madre entra al Carrefour, credendo di essere in Francia, e non sa se acquistare il pandoro, il panettone o la colomba.
MCKENNIE 5.5 – Segna il gol dell’illusione; ma fino a quel momento aveva deluso anche come lettore, a voce alta, dei libri di Lalia, che piacciono tanto al duro Arrivabene e che pretende vengano letti nello spogliatoio, a turno, da tutti i calciatori.
LOCATELLI 5 – Sembra spaesato: come Ulisse che, nel rientro a casa da Troia, dopo avere incontrato la maga Circe e la ninfa Calipso, si ritrova a fare la fila, fuori dai magazzini Harrods, il giorno dell’inizio dei saldi e viene travolto dagli avventori che, per puro caso, indossano tutti la maglietta del Benfica.
KOSTIC 6 – Amante dei cantucci, del vin brulé e della buona musica, ha evitato di andare a casa Arrivabene, per ascoltare canton pop. Ha preferito rimanere a casa a seguire le partite del Eintracht, sulla radiolina, come si faceva una volta.
ILING 7 – Entra e cambia la partita. All’ingresso distribuisce il libretto dei canti, della parrocchia della Madonna del Pilone e dice a tutti di cantare: Mia forza e mio canto. E stranamente tutto sembra funzionare.
VLAHOVIC 5 – Resta in sospeso sulle leggi della termodinamica e soprattutto sull’entropia. Se A diventa B, calcolando la differenza di calore, perché l’allenatore gli chiede di rimanere immobile?
SOULE’ 6 – Nemmeno il corso da cameriere a cui lo ha sottoposto Allegri è servito; continua a rimanere poco utile con il proprio piatto.
KEAN 5 – Rimane soggiogato nella tela del ragno. Accenna un po’ di rumba, studia fisica, legge Schopenhauer e fa anche lo scopone nel dopolavoro ferroviario. Eppure nel calcio non eccelle.
MILIK 6 – Resta in panchina. Poi entra e dice messa, con cognizione di causa e riuscendo in un’ottima predica. Peccato che per festeggiare la giornata degli ippodromi, l’allenatore abbiano scelto un altro sacerdote, meno incisivo.
ALLEGRI 1 – L’ippodromo, il circo, il teatro e il cinema, il Bellini e il Mojito. Gatti che gioca la partita decisiva e Cuadrado in campo, anche se è responsabile degli ultimi 7 gol subiti. Va alle corse dei cani e li scambia per cavalli; dopo due anni finalmente capisce che si possono fare 5 sostituzioni. Vai avanti tu, che a me viene da ridere. Dopo i lampi e i tuoni è sicuro che piove, ma con il cambiamento climatico, anche no. Peccato che De Sciglio fosse infortunato. Bonucci ha la mobilità di uno sgabello. Batman è un personaggio della Marvel. Zack Snyder ha scritto anche poesie. Irina Shayik, Margot Robbie e Gal Gadot sono delle cozze.
ARRIVABENE SV – Sembra il cattivo dei film di Bud Spencer e Terence Hill. Ogni volta che parla è una sciagura. Pare che ieri fosse a Lisbona per smacchiare le pagine dei libri antichi. Peccato che abbia finito per sbiancare anche preziosi manoscritti. Ma dopotutto si sa: lui tifa Viterbo.
TENET IN THE DARK: Mi taccio che è meglio.