Medhi Benatia mette in moto la Digos di Torino: il difensore della Juventus ha sporto querela dopo l’insulto udito in cuffia durante il collegamento con la trasmissione Rai ‘Calcio Champagne”. Dopo un’indagine intera della TV di Stato e della Juventus, non si è ancora chiarito chi sia stato a pronunciare la frase “marocchino di m…”. La Rai sostiene che non sia stato alcuno dei suoi dipendenti, chiedendo alla Juventus di “guardare” nel service di proprietà del club bianconero e del quale le TV si servono per i servizi allo Stadium.
La Juventus, a sua volta, ha replicato con un comunicato ufficiale che respinge al mittente ogni addebito. L’impressione è che la verità si stia allontanando e intanto Benatia ha deciso di prendere l’iniziativa sporgendo querela per “diffamazione aggravata dall’odio razziale”. Per ora l’accusa è contro ignoti ed ora toccherà agli inquirenti accertare la verità.
La Procura di Torino ha chiesto alla Rai l’elenco di tutti coloro che erano presenti in studio a Milano, ossia quello che ha gestito il collegamento con lo Stadium, o di quelli che si trovavano nel luogo in cui sarebbe stata pronunciata la frase (presumibilmente la sala stampa dell’impianto bianconero).