Barzagli a La Stampa: pronti ad aggredire il Chelsea
“Non sono abbastanza cattivo”. Andrea Barzagli rivela oggi al quotidiano ‘La Stampa’ il suo peggior difetto. Dopo aver conquistato lo scudetto con la Juventus, ora il ritorno il Champions con un debutto di lusso contro i campioni in carica del Chelse,a allo Stamford Bridge: “Sarà la mia prima, lì e contro il Chelsea. Alla mia età tieni un po’ a freno l’emozione, ma poi l’importanza la senti. Già erano forti, lo sono ancora di più, imbattuti in campionato. E poi sono esperti, sono anni che giocano la Champions. Quanto siamo competitivi noi? A questi livelli, sono curioso di scoprirlo: credo che dobbiamo dimostrare sul campo di starci, perché la Champions è particolare”.\r\n\r\nTra i primati di Barzagli ci sono le pochissime ammonizioni, solo 31 in 299 partite:\r\n
Sono un tipo abbastanza tranquillo in campo, del resto anche fuori. È sempre stata la mia pecca, come difensore, di non essere abbastanza cattivo. Però non è che uno può avere tutto. Me l’hanno detto, e lo so anch’io, ma è il mio modo di fare. Magari ti aspetti che ogni tanto il tuo difensore si faccia sentire dall’attaccante: ma se prendo un cartellino è perché ho preso l’uomo e non la palla.
\r\nDomanda da 100 milioni di dollari, quanto manca a Barzagli:\r\n
In campo ci può indubbiamente mancare, perché sappiamo come vive la partite e la carica che ci può dare prima e nell’intervallo. Ma Carrera sta facendo di tutto per organizzare le cose e tenere alta la concentrazione: uno dei più adatti, in panchina si fa sentire. Il top player? Se ne parla tanto, e tra l’altro è arrivato Bendtner, ma i nostri attaccanti hanno sempre fatto gol. Più forti dell’anno scorso? Più consapevoli della nostra forza, e poi sono arrivati giocatori importanti, Lucio, Isla, Asamoah, Pogba, Bendtner. E poi abbiamo ritrovato fiducia e forza. Obiettivi? Passiamo il girone, poi vediamo. Penso che ce la possiamo giocare con tutti, vista la rosa e il calcio che abbiamo fatto. Anche se il rischio è dietro l’angolo. Come si affronta il Chelsea? Andare là e non giocare la nostra partita. Non dobbiamo avere paura e pensare a fare il nostro calcio, partendo dal portiere. Essere aggressivi, anche a Londra: sono queste le partite in cui devi dimostrare di essere da Champions.