Interviste

Barcellona-Juventus: la conferenza stampa di Allegri e Dani Alves

Barcellona-Juventus: Massimiliano Allegri si è presentato sorridente in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Champions League. Luis Enrique ha dichiarato che i catalani aggrediranno i bianconeri, il tecnico toscano sottolinea subito che i bianconeri non giocheranno solo per difendersi: “La partita perfetta della Juventus è quella che fa passare il turno. Detto questo – le parole riportate da Tuttosport – noi dobbiamo essere lucidi e freddi, ci sarà il momento per attaccare e quello per difendere, sapendo che le debolezze della fase difensiva del Barcellona non possono essere cambiate in una settimana. Dopodiché loro hanno sempre grandi potenzialità in avanti. Noi dobbiamo essere fiduciosi e lucidi”.

Così come all’andata, è arrivata la domanda sulle differenze rispetto a Berlino 2015:

“Rispetto a due anni fa è una Juventus diversa nelle caratteristiche dei giocatori, soprattutto a centrocampo. Ora ho esterni come Cuadrado e Mandzukic che non avevo, non ho i centrocampisti che avevo nel 2015, ma bisogna saper sfruttare le caratteristiche che si hanno. E domani è un momento importante per la nostra stagione. Luis Enrique non so se ci crede. Noi abbiamo molto rispetto, sappiamo che serve un’altra grande partita, ma c’è poco da pensare e molto da fare. Fase offensiva e fase difensiva, come in ogni partita. loro hanno tre giocatori davanti molto importanti, ma i nostri difensori e centrocampisti sanno come fare”.

Quanto alla formazione, ormai non ci sono dubbi: giocheranno gli stessi dell’andata, Dybala ci sarà, la Juve sarà una squadra tosta.

“Dybala sta bene, stanno bene tutti. Non ci saranno variazioni rispetto alla scorsa settimana, ma la partita sarà diversa. La forza della squadra – continua Allegri – è che a livello mentale è una squadra tosta con giocatori con esperienza internazionale ed è molto cresciuta in autostima e fiducia nei propri mezzi. Non bisogna pensare ai tre gol, ma a una partita da vincere. Io dico e ripeto: noi dobbiamo affrontare la partita senza pensare cosa è successo all’andata, come se fosse una partita secca per portare via un risultato positivo. Dobbiamo essere bravi a leggere la partita. Fondamentale è la lucidità. Non calcoliamo niente! i conti a me non piacciono”.

Con ogni probabilità, negli ultimi anni questa è la partita più difficile per la Signora a livello internazionale, quella che può dire se davvero Madama è tornata tra le grandi.

“Questo è l’esame di laurea a livello internazionale? No, è una crescita all’interno di un percorso. la Juventus deve giocare sempre i quarti, poi un anno va bene un anno meno bene, ma deve essere sempre lì. La consapevolezza è diversa. Domani non è un esame, ma un’occasione importante per andare in semifinale. Una tappa per arrivare a Cardiff, non si vince niente. Se passiamo il turno non abbiamo vinto niente. Calma ed equilibrio. Dirigerà un arbitro di caratura internazionale e io mi fido della loro bravura. L’importante è che noi stiamo dentro il campo per 95 minuti”.

Ieri, intanto, a Vinovo è stato esposto finalmente uno striscione per Allegri: i tifosi pian piano stanno deponendo l’ascia di guerra?

“Che ci sia un legame fra me e i tifosi e l’ambiente mi fa molto piacere. I meriti di questa crescita siano partiti dalla società e poi aiutata dai giocatori”, conclude.

Barcellona-Juventus: Dani Alves

In conferenza stampa, vicino a Massimiliano Allegri, oggi c’era Dani Alves, ex della partita che con la maglia blaugrana ha vinto praticamente tutto quello che c’era da vincere.

“Molti mi vorrebbero ancora nel Barcellona – ha detto davanti ai giornalisti il brasiliano – , però altri tifosi no. Diciamo che il mio stile di vita è un po’ diverso da quello catalano, magari non piace granché… Non so, vedremo. In ogni caso io mi godo il momento, mi voglio godere le emozioni. E basta. L’emozione di tornare a Barcellona è grande. Penso che abbiamo il 60% di possibilità di passare – continua – , i nostri avversari 40. Ma al Camp Nou è sempre durissima. Higuain? Giocare con campioni così è un piacere”.

Nel recente passato qualcuno ha paventato la possibilità di un ritorno di Dani Alves a Barcellona. Il diretto interessato ringrazia ma nega:

“Ringrazio Xavi, mi conosce più di qualunque altro. Sono stati anni belli, ma per tornare qui un giorno il Barcellona dovrebbe rettificare molte cose. L’ego delle persone non cambia, difficile che possa accadere. Ora difendo i colori della Juve, il mio passato rimarrà custodito in un angolo molto speciale ma non potrà condizionarmi. Penso a vincere nella Juve: non vince la Champions da più di 20 anni, questo sogno da trasformare in realtà è anche il mio”, conclude.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni