Baraldi: “Al Processo di Napoli confermata la presenza della cupola Moggiana”

Il quotidiano ‘Avvenire’, che lo ha intervistato lo definisce “lo Zeman dei dirigenti”: stiamo parlando di Luca Baraldi, ex dirigente della Lazio che (pagato fior fior di milioni) ha gestito il post crac Cirio. Il paragone con Zeman ci sembra davvero molto azzeccato: se si legge uno stralcio dell’intervista, appare chiaro come, senza basarsi su alcun fatto accertato, lo stesso Baraldi faccia parli di eventi privi di alcun fondamento e smentiti dalle prove e dalle testimonianze susseguitesi proprio al Processo di Napoli.\r\n\r\nLei è stato uno dei primi a parlare di calciopoli dopo il 18 giugno 2005, giorno dello spareggio Bologna-Parma per restare in A.\r\nCredo sia acclarato che Bologna e Parma dovessero essere le due vittime sacrificali di quella stagione. Io avevo anche denunciato alla procura Federale l’arbitraggio sospetto di De Santis – spiega Baraldi – che ne combinò di tutti i colori in un Parma-Lecce… Poi dopo il 2006 hanno denunciato tutti, è stata molto più dura farlo in tempi non sospetti”.\r\n\r\nChe idea si è fatta di calciopoli e quale ruolo ha avuto realmente la “cupola” che faceva capo a Luciano Moggi?\r\nDal processo di Napoli, in cui ho testimoniato, sta emergendo che era un sistema perverso e ramificato. Moggi era al vertice ed è stato condannato dalla giustizia sportiva e Giraudo anche da quella penale. Quindi cupola o non cupola, dico solo che Moggi è ancora molto osannato in certi ambienti che contano, ma la Federazione non farebbe una bella figura se gli consentisse di rientrare nel mondo del calcio”.