\r\n\r\nOrmai è il “bad boy” del calcio italiano. Uno che si permette di tutto: zittire Cristiano Ronaldo, sfidare la curva della Roma. Uno che – in realtà – ne prende tante e non rinuncia qualche volta a farsi giustizia da solo. Statistiche alla mano – però – si scopre che il rosso preso in Russia è anche il primo della carriera interista di Mario Balotelli. Agli Europei Under 21 aveva già dato: buttato fuori per un fallaccio dopo avere segnato uno dei suoi gol. Perché questo è – Balotelli – spesso croce a volte delizia delle delizie. Con i due cartellini gialli di Kazan, con l’Inter ha toccato quota 17. Diciassette proprio quanti i gol segnati. Un percorso parallelo che non ha eguali e che è da sbilanciare al più presto per chi si sente un predestinato. Di certo martedì col Rubin era stato tra i migliori: anche per questo quel rosso ha indispettito i compagni e Moratti che non esclude provvedimenti. Balotelli ha risposto facendo mea culpa prima sul suo sito web e stamattina, alla ripresa degli allenamenti, davanti ai compagni.\r\nGesti apprezzati: peccato che per Mario il problema ora sia Mourinho che ormai lo vede come un paziente incurabile. La tentazione di ritornare a usare Balotelli con il contagocce – per lo Special One furioso di Russia – è tanta. Peccato che -con Milito malconcio- sabato contro l’Udinese dare spazio ai “ragazzini” potrebbe essere scelta obbligata. A Balotelli come a Santon, bocciato a Genova ma necessario vista la squalifica di Maicon. In attacco invece le alternative non ci sono. A parte l’oggetto misterioso Arnautovic. Uno tutto da scoprire. Anche nel carattere.\r\n(Credits: Sportmediaset.it)