“Mi auguro, tuttavia, che l’attuale dirigenza voglia attivarsi, qualora ne ricorrano i presupposti, per riottenere un parziale ristoro delle ingiuste ed ingiustificatamente eccessive sanzioni del 2006. Peraltro, aggiungo, in caso di conquista dello scudetto, nulla impedirebbe di fregiarsi del simbolo della terza stella, trattandosi di una convenzione, non disciplinata in alcun modo dalla FIGC”.\r\n\r\nE’ questo un passo dell’intervista rilasciata in esclusiva dall’avv. D’Onofrio a Ju29ro.com. L’avvocato nell’intervista spiega in maniera definitiva e dettagliata in cosa consiste l’articolo 39 del CGS e quali sono i presupposti per la sua applicazione rispondendo a puntuale domanda della redazione:\r\n\r\n“Si tratta di un meccanismo molto semplice e lineare che consente di riaprire un processo sportivo celebrato già in tutti i suoi gradi di giudizio (sentenza definitiva) in ragione di un fatto nuovo e sopravvenuto, idoneo a modificare i presupposti della precedentemente resa sentenza sportiva precedentemente resa. Se dal processo penale di Napoli emergesse in sentenza l’infondatezza dell’impostazione accusatoria di Calciopoli nel 2006, allora sarebbe doveroso riaprire il processo sportivo e celebrarlo in ragione delle prove accertate dal Giudice penale, omesse e non utilizzate nell’ambito del processo federale”.\r\n\r\nSecondo quanto dichiarato dall’avv. D’Onofrio, già l’eventuale sentenza favorevole per Antonio Giraudo, che ha scelto il rito abbreviato, attesa entro fine anno basterebbe da sola a sostenere la richiesta di applicazione dell’art. 39.\r\n\r\n“Si, assolutamente, almeno per la parte di sanzione relativa alla revoca dei due scudetti, trattandosi di condanna ulteriore comminata proprio in ragione della presunta colpevolezza di Giraudo, allora Amministratore Delegato della Juventus”.\r\n\r\nPer il testo integrale dell’intervista: “Come Ti riprendo gli scudetti”\r\n(Thanks to: Ju29ro)