Continua l’eco delle parole dell’ex capo della security di Telecom e Pirelli, Giuliano Tavaroli, che al Processo Telecom in corso a Milano ha confermato di aver ricevuto da parte dell’Inter incarico di ‘spiare’ non solo l’ex arbitro Massimo De Santis ma anche Luciano Moggi. Sulla vicenda, oggi è intervenuto l’avvocato dell’ex direttore generale della Juventus, Maurilio Prioreschi, che a ‘TuttoJuve’ ha dichiarato: “Ce lo aspettavamo perché Tavaroli stesso l’aveva detto in indagini preliminari, tant’è vero che l’avevamo citato come teste a Napoli ma in quell’occasione tramite avvocato decise di avvalersi della facoltà di non rispondere. Adesso che era sotto giuramento, in quanto teste assistito e già condannato era obbligato a rispondere. Da qui le sue ammissioni. Cosa cambia ora? Sulla Juventus non so, perché vanno per conto loro. Intanto abbiamo avuto la conferma di quanto avevamo predetto, ossia che Luciano Moggi usava quelle schede perché si sentiva spiato. Adesso è parte civile e chiede i danni. Quando finirà il processo Telecom e Pirelli faranno i loro risarcimenti, mentre per ciò che riguarda la radiazione stiamo preparando il ricorso che ci sarà nel giro di pochi giorni”.\r\n\r\nSecondo Prioreschi, cosa rischia a questo punto Massimo Moratti?\r\n
Qui mi aspetto qualcosa dalla giustizia sportiva. Ricordiamo che Moratti negò fino alla morte di aver incaricato di pedinare. Secondo l’articolo 39 l’archiviazione della pratica Moratti può essere riaperta e giudicata dalla giustizia per violazione dell’articolo 1 dove si parla di lealtà e correttezza dei tesserati. Cosa che lui ha violato doppiamente, avendo detto il falso alla giustizia sportiva. Moratti dovrebbe sparire. Moggi avrebbe violato l’articolo 1 ed è stato radiato. Perché solo lui? Temo che ci sarà una sanzione ma non si arriverà a tanto. Cosa rischia l’Inter? Solo una multa. La prescrizione a suo tempo li aveva salvati e quella resta.
\r\nInfine Prioreschi si lascia andare a una battuta sullo scudetto 2005/2006\r\n
Inter campione d’Italia di spionaggio.