Avv. Cantamessa: “L’Inter ha violato l’articolo 1: un errore assegnare lo scudetto”
Se c’è stata realmente una Calciopoli, quello che stiamo vivendo in questi giorni, con le nuove intercettazioni che coinvolgono direttamente anche i dirigenti nerazzuri, può essere “tecnicamente” definita Calciopoli Bis. Sull’argomento è intervenuto oggi anche il legale del Milan, Leandro Cantamessa, che ai microfoni di Milan Channel ha così delineato la situazione: «Si tratta innanzitutto dell’effetto mediatico figlio di una strategia difensiva però bisogna fare un po’ di chiarezza. Ovvero dire che la stragrande maggioranza delle intercettazioni è roba vecchia, che è già stata esaminata. Peraltro, quelle che ho letto sono di assoluta irrilevanza, sono state vagliate dai giudici e ritenute irrilevanti. Non solo, ma a mio avviso è anche tutto prescritto».\r\nPer quanto riguarda l’assegnazione dello scudetto all’Inter, però, ci sarebbe molto da dire secondo il legale rossonero: «Ripeto, da quello che è stato pubblicato finora, non c’è nulla di rilevante. Invece, quanto fatto quattro anni fa, compresa la riformulazione della giustizia sportiva, è stata fatta con un organo che non dovrebbe essere utilizzato, ovvero il fegato. Se così non fosse stato magari sarebbero state valutate anche le telefonate dell’Inter come violazione dell’articolo 1 e forse non sarebbe stato assegnato lo scudetto ai nerazzurri. Anche se in realtà, gran parte di quelle di allora non lo erano. E non lo sono nemmeno queste. Parlare adesso si revoca mi pare improprio. Ripeto, a mio avviso la questione si apre e si chiude subito. Nel merito, perché non ci sono al momento elementi tali per riaprire un processo, e anche nella forma, perché è già scattata la prescrizione».