Dopo la chiusura di questa sessione di mercato prevista per il 31 agosto, la Juventus varerà un nuovo aumento di capitale. Dopo quello portato a termine a gennaio 2020, dunque, la proprietà del club bianconero immetterà ancora capitali per far fronte alla difficile situazione finanziaria causata anche dall’emergenza Covid-19. Secondo il Sole 24 Ore si tratterà di una ricapitalizzazione compresa tra 350 e 400 milioni. Dell’operazione, secondo quanto riferisce Calcio&Finanza, si starebbero occupando tre primari istituti italiani, ovvero Mediobanca, Unicredit e Banca Imi (gruppo IntesaSanPaolo).
Insomma, la proprietà della Juventus c’è, nonostante alcuni tifosi dicano che il club bianconero sia per la Exor un “peso” o un “giocattolo” con il quale dilettarsi. A meno che qualcuno non preferisca finire in pegno alle banche come avviene sotto altre proprietà cinesi, la famiglia Agnelli-Elkann è stata sempre garanzia di solidità. Il resto lo dovrà fare il campo e l’aver conquistato in extremis la Champions League 2021-2022 ha dato una migliore prospettiva per il futuro prossimo.
Nella peggiore delle ipotesi, solo per l’essersi qualificata, infatti, la Juve incasserà dalla competizione europea regina 46,339 milioni di euro, di cui 15,64 milioni dal bonus partecipazione e 30,699 milioni per il ranking storico. Ancora da calcolare i ricavi del market pool, dobbiamo poi ricordare che questa cifra andranno aggiunti anche i ricavi da stadio e i premi per vittorie, pareggi e sconfitte.
Quanto alle altre italiane, nonostante non vi partecipi da tanto tempo, il Milan incasserà più dell’Inter in partenza: ovvero 32,6 milioni contro 31,5. Solo 17,9 milioni per l’Atalanta.