Attenta Juve: Elliott vuole Marotta al Milan

Il Milan è vicino ad una nuova rivoluzione societaria e il fondo Elliott vorrebbe strappare alla Juventus il suo dg Beppe Marotta, il cui staff è stato da poco confermato

Il Milan si avvia verso la fine della brevissima era cinese e presto potrebbe avere un nuovo assetto societario, nel quale il fondo Elliott vorrebbe inserire l’attuale dg della Juventus, Beppe Marotta. È quanto riferisce oggi il quotidiano ‘La Repubblica’, secondo cui il fondo è quasi certo di subentrare a Yonghong Li, attuale presidente rossonero. Il broker non sembra essere riuscito a sistemare i problemi delle sue società e ad oggi non sembrano esserci le condizioni per ripianare i debiti. Una situazione difficile che si tramuterà nell’immediato, secondo il NYT, nell’esclusione del club milanese dall’Europa League conquistata sul campo. È per questo che, a meno di sorprese, il Milan diventerà tra qualche mese di proprietà di Elliott, pronto a fare un riassetto dei quadri societari.

Rischiano grosso, dunque, gli attuali dirigenti, come l’ad Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli. Secondo il quotidiano, nelle intenzioni del fondo statunitense la gestione finanziaria dovrebbe essere affidata a Marotta, che in poco più di 8 anni alla Juve ha ottenuto risultati strabilianti. Al momento, però, non ci sono segnali di un possibile addio tra l’ex ad della Samp e la Veccia Signora. Il suo staff è stato da poco confermato in toto (Paratici, che nel recente passato è stato accostato anche ai rossoneri, e Nedved su tutti) e il diretto interessato ha rispedito al mittente anche la proposta di importanti incarichi in federazione.

Marotta: dopo la Juve c’è la Figc

In questo momento, Marotta si trova all’apice della propria carriera dirigenziale e lasciare una posizione “di comodo”, ossia un ambiente in cui tutto funziona alla perfezione, per imbarcarsi in una nuova esperienza con tante incognite, non sembra averne alcuna intenzione. Dopo l’avventura in bianconero, non lo ha mai nascosto, vorrebbe davvero provare un ruolo importante nella Federcalcio, ma è ancora molto presto per parlarne.