Vidal ha fatto 70 minuti, Pogba è tornato e hanno fatto bene i subentranti. C’è un ottimo spirito, e questo è importante. Difesa a 4? Dipende da come la squadra avversaria ci viene a prendere. L’importante è mandare la palla dove non ci sono loro. La differenza tra Buffon e gli altri portieri, con tutto il rispetto, è che lui prende un tiro a partita e fa una grande parata. E’ la differenza tra i grandi campioni e i giocatori normali.
\r\nQuesta Juve, a differenza di quella di Conte, soffre meno, qual è il segreto di Allegri?\r\n
Questa squadra ha qualità tecniche molto importanti. Tevez e Llorente sono stati bravi, uno allungava e l’altro giocava tra le linee, e li trovavamo bene. Sono i primi a mettere pressione – evidenzia – , ma non possiamo andare tutta la gara a 100 all’ora. Dobbiamo migliorare in gestione. L’Atalanta è pericolosa in casa, ma abbiamo fatto bene. Tevez decisivo come Ibra? Sono due grandi campioni. Tevez corre lotta e si sacrifica, e poi segna. Sono due giocatori diversi. Entrambi vogliono sempre vincere, e questo è importante. Tevez, oltre che grande tecnica ha grande carattere”.
\r\nVidal al momento della sostituzione è parso contrariato…\r\n
No. Lui ha giocato tanto, ma è rientrato da poco. Devo farlo rientrare in condizione. Dalla fine dell’anno scorso ha avuto un’operazione – sottolinea ancora Allegri – , una ricaduta e si è allenato poco. Arturo deve stare sereno, sa farci fare il salto di qualità e può essere determinante, come lo è stato mercoledì.
\r\nSoddisfatto anche Carlos Tevez, ancora a segno e per ben due volte, a Bergamo:\r\n
C’era tanta voglia di vincere. A Madrid ora domani dobbiamo prepararci e pensare all’Atletico e fare una buona partita là. Sì è difficile fare gol alla Juve – sottolinea l’argentino a Mediaset Premium – , quello che importa è vincere. La prossima dedica? Non so a chi dedicherò il prossimo gol.
\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”77126″]\r\n\r\nPrimo gol italiano di Alvaro Morata, che a Sky Sport ha raccontato le sue prime sensazioni:\r\n
“Sono molto contento per la vittoria e anche per il gol. Se tenevo a fare gol? Sì, sicuro. Le cose stanno andando bene, non è facile entrare in una squadra diversa e un campionato nuovo. Ringrazio i compagni. Llorente? Non potevo aver miglior fortuna. E’ un grande giocatore – prosegue Alvaro – e una persona incredibile, mi aiuta tantissimo sotto tutti i punti di vista. Ancelotti? Sono contento che uno dei migliori allenatori del mondo parli così di me. Ha ragione, io volevo avere un’altra opportunità ed essere più libero mentalmente. Posso giocare su vari fronti davanti, ma alla fine basta scendere in campo. Posso giocare in varie posizioni come ho già spiegato prima. Sia a fianco di Fernando – conclude – che partendo più dietro”.