Arthur non convince Allegri: sondaggio del PSG, il punto sulle cessioni

La Juventus può acquistare centrocampisti solo dopo averne ceduti: oltre a Ramsey si lavora ad una seconda uscita, Arthur primo indiziato

Le mosse a centrocampo della Juventus dipenderanno inevitabilmente dalle cessioni e al momento non è ancora partito nessuno. Se ne parlerà con ogni probabilità dopo gli Europei, ma Massimiliano Allegri non potrà di certo aspettare metà luglio per conoscere quale potrà essere la nuova mediana bianconera. Gli ingressi saranno numericamente equivalenti alle uscite: partirà solo un centrocampista? Ne potrà arrivare soltanto uno e via discorrendo. Ovviamente alla Continassa sperano che le partenze siano almeno due.

Arthur non convince: via dalla Juventus con Ramsey?

Il primo indiziato a partire è Aaron Ramsey, che però l’altro giorno dal ritiro della nazionale gallese ha ribadito di avere un contratto con la Juve (fino al 2023) e di volerlo rispettare. A Federico Cherubini l’arduo compito di trovargli una destinazione gradita e che possa pagargli almeno una buona fetta dell’attuale stipendio da 8 milioni. L’altro elemento in uscita dipenderà molto dalle proposte che arriveranno alla Continassa. Al momento, si segnalano secondo la Gazzetta dello Sport sondaggi del Paris Saint Germain per Arthur, l’elemento che sembra meno gradito a mister Allegri.

Leonardo conosce bene l’ex Gremio e sa cosa può dare, anche se le prime due stagioni in Europa con Barcellona e Juventus sono state tutt’altro che esaltanti. Arthur pesa a bilancio per più di 55 milioni di euro, ragion per cui si dovrebbe trovare un incastro che accontenti tutti. Facile accostare dunque Mauro Icardi alla Signora, visto che l’argentino è già indiziato di vestire il bianconero in un eventuale scambio con Ronaldo.

I sacrificabili in caso d’emergenza

Al momento, non sembra ci sia la volontà di cedere Rodrigo Bentancur e Adrien Rabiot, i due centrocampisti che globalmente hanno fatto meglio nella stagione da poco conclusa e che entrerebbero nella lista dei sacrificabili solo se non si riuscirà a vendere gli altri. Da valutare anche la posizione di Weston McKennie, un elemento di difficile collocazione nel nuovo scacchiere tattico, ma l’americano sarebbe quello meno difficile da sistemare.