Arbitri nella bufera, Nicchi: “se tutti si lamentano, vuol dire che va tutto bene”

«Se dopo tre giornate di campionato tutte le società si lamentano per l’arbitraggio significa che stiamo lavorando bene. Io sono soddisfatto. Il problema è quando le critiche vengono da una sola parte, in quel caso significa che ci sono stati dei problemi. Poi quando si va in campo l’errore ci può sempre stare, perchè l’errore fa parte del gioco».\r\nA Parma per un incontro con gli arbitri locali, il presidente dell’Aia Marcello Nicchi ha risposto così a chi gli chiedeva del momento difficile delle giacchette nere italiane. «La mia è una poltrona che non scotta mai – ha poi aggiunto – Stiamo tutti lavorando molto bene. I 35.000 arbitri italiani operano con grande passione e alla lunga viene sempre fuori la verità: a vincere è sempre il migliore e chi si lamenta il più delle volte si deve ricredere». \r\nIl gol non assegnato al Parma, domenica con il Genoa, dopo un tiro del giocatore spagnolo Marques che sembrava avere superato la linea di porta, ha fatto ancora una volta parlare della necessità dell’impiego della tecnologia in campo. «Non è un problema nostro, l’ho ripetuto all’infinito – ha risposto Nicchi – Se arriva la tecnologia noi siamo i primi ad esserne contenti, anche perchè, sinceramente, non ne possiamo più di questa caccia alle streghe. Se si giudica la partita che vedono gli arbitri in campo si può discuterne, ma se si continua a giudicare con gli occhi della televisione non venite a parlarne con noi». Infine sul mancato secondo cartellino giallo a Zaccardo dopo il fallo di mani da rigore, sempre in Parma-Genoa, Nicchi ha concluso: «Il giocatore andava espulso. Rizzoli ha sbagliato».\r\n\r\nCredits: La Stampa\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it