Alberto Aquilani potrebbe tornare a Liverpool, almeno nelle intenzioni del manager dei ‘Reds’ Dalglish. Non pare essere dello stesso avviso il diretto interessato, che oggi ha concesso una lunga intervista alla ‘Gazzetta’, che non poteva non partire dalla nascita della sua primogenita Aurora: “Un’emozione che non si può paragonare a nient’altro”.\r\n\r\nJUVE PROGETTO VINCENTE\r\n“Nella Juve ho ritrovato continuità, serenità, anche la Nazionale? E ora voglio essere un grande protagonista del nuovo ciclo vincente che si sta aprendo. Se sono Sicuro? Sì, sicurissimo. So che è difficile ragionare al netto dei risultati, ma il progetto della Juve è vincente, io che lo vivo da dentro non ho dubbi. Le basi sono solide e non siamo così lontani dalle migliori. Ci vuole un po’ di tempo per costruire qualcosa di importante, l’Inter ne è un esempio. Questo è il momento di andare avanti per la propria strada, senza frenesia, senza ascoltare le critiche, soprattutto quelle solo distruttive”.\r\n\r\nPRESTO VINCENTI\r\n“Tifosi abituati bene? E’ vero, e comunque loro sono sempre stati fantastici con noi. Serve ancora un pochino di pazienza, molto presto torneremo là dove la Juve deve stare. E alla fine anche il calcio italiano dirà grazie al nostro club. Cioè? Qui c’è grande voglia di puntare sui giovani italiani. Nessuno dà tanti giocatori alla Nazionale come noi. Una Nazionale che comincia anche a divertire, mi sembra…. Evidentemente il lavoro fatto la scorsa estate dai nostri dirigenti non è poi così male. Ripeto, le basi sono solidissime, si sta aprendo un ciclo vincente e io ne voglio far parte da protagonista vero. Perché i tifosi dovrebbero essere ottimisti? Perché il progetto è serio, di qualità. E il prossimo mercato lo completerà sicuramente. A sprazzi – ci va riconosciuto – si è già visto un grande potenziale: prima del terribile mese di gennaio eravamo lì a giocarcela con le migliori. Penso anche a vittorie pesanti come quella contro la Roma. Ecco, ripenso ai tre punti dell’Olimpico e provo un po’ di amarezza per quello che poteva essere…”.\r\n\r\nIO E PIRLO CHE COPPIA!\r\n “Che ne penso di Pirlo? Sarebbe fantastico averlo qui. E’ un top player, uno dei grandissimi a livello internazionale. Giocargli accanto mi aiuterebbe a crescere ancora di più”.\r\n\r\n\r\nIL RISCATTO DIPENDE DALLA JUVENTUS\r\n“A che punto è il mio riscatto? Non lo so, davvero. La mia situazione è semplice. Dipende tutto dalla Juve: se vuole, mi riscatta senza dover chiedere il parere di nessuno. Cosa vorrei fare io? Restare a Torino, a lungo. Per vincere tanto, tantissimo”.\r\n\r\nSTAGIONE POSITIVA\r\n “La mia stagione? Positiva, soprattutto fisicamente. Ho giocato con grande continuità, senza particolari problemi, oltretutto in un anno in cui in Italia ci sono stati parecchi infortuni di un certo rilievo. Sì, finalmente mi sono staccato di dosso l’etichetta di giocatore sempre rotto. Io sapevo di essere integro, di essere stato solo sfortunato in passato, però nel calcio ci vuole poco a etichettare qualcuno, e posso garantirvi che non è per nulla divertente. Oggi posso dire di aver vinto la mia scommessa: non era così semplice rimettersi in gioco accettando la soluzione del prestito”.\r\n\r\nCONTRO IL PARMA LA SVOLTA NEGATIVA\r\n“Dov’è svanito il «sogno» bianconero? Forse contro il Parma (prima gara del 2011, ndi). Perdemmo la partita dopo una lunghissima serie positiva e soprattutto perdemmo Quagliarella, un giocatore fondamentale per noi. Fabio stava benissimo, segnava sempre e garantiva i giusti equilibri là davanti. Da quel momento, di fatto, siamo andati anche in crisi psicologica. Un gennaio davvero da incubo, pieno di contrattempi incredibili”.\r\n\r\nDEL NERI UN GRANDE\r\n “Chi preferirei fra Mancini, Spalletti e Villas Boas? Non so ancora se resto io…. Cosa penso di Delneri? Che è grazie a lui se la barra è rimasta dritta anche in mezzo alla peggior tempesta. Il mister ha sempre saputo tenere unito lo spogliatoio, dandoci la giusta serenità. A me, poi, ha insegnato molto, completandomi nella fase difensiva. Ho magari segnato meno del solito, però i miei compiti tattici sono stati spesso diversi rispetto al passato. Se Delneri merita un’altra chance? Sì, è un grande allenatore, gli è mancata solo un po’ di fortuna. Se i miei compagni la pensano come me? Sì”.\r\n\r\nVICIAMO LE 5 FINALI CHE RESTANO\r\n“Se crediamo al miracolo Champions? Pensiamo a vincere le ultime cinque partite, a dare continuità alla striscia positiva di quest’ultimo mese, poi faremo i conti. Non ha senso fare tabelle di nessun tipo. Di certo, non voglio nemmeno immaginare una Juventus fuori dall’Europa, qualsiasi essa sia. Ci giochiamo l’Europa League con la mia Roma? Speravo di giocarmi qualcosa di più importante con i miei ex compagni, invece è andata così sia per noi sia per loro…”\r\n\r\nAQUILANI E LA NAZIONALE\r\n“Italia davvero così indietro rispetto alle altre grandi? No, abbiamo tantissima qualità e un c.t. eccezionale. La differenza per ora la fa solo l’esperienza. Negli altri Paesi, i nostri pari età hanno alle spalle già 50-60 partite in Nazionale. Bisogna tornare a dare spazio ai giovani italiani. Per questo dico che presto l’Italia ringrazierà la Juventus. Qui si è aperta una strada da imitare…”.\r\n