Ben 17 anni sono passati dal 25 aprile più triste della storia della Juventus. Nel 1995, tutto il mondo bianconero piangeva la scomparsa di Andrea Fortunato. Dopo un anno di cure, a neppure 24 anni di età, il giovane difensore salernitano perdeva la sua battaglia contro la leucemia. Una tragedia che sconvolse tutti. In particolare i suoi compagni di squadra che, allora come oggi, erano alla rincorsa di un grande obiettivo. Compagni come Gianluca Vialli, che commosse tutti con il suo discorso pronunciato durante il funerale. «Ti credevamo invincibile. In questi undici mesi sei stato un esempio per noi, per come hai saputo affrontare problemi veri, non quelli legati a semplici vittorie o sconfitte, con coraggio e serenità, forza e determinazione. Ti abbiamo voluto bene, ti portiamo nel cuore. Onore a te, fratello Andrea Fortunato». Compagni come Antonio Conte che, questo pomeriggio a Cesena, avrà un motivo in più per portare al successo la Juventus. Un successo da dedicare alla memoria dell’indimenticato Andrea Fortunato.