Per la stampa e molti addetti ai lavori Amauri è in crisi, non è più l’attaccante di prima. Fino a un mese fa doveva essere il salvatore della Nazionale in vista dei Mondiali, ora è ritornato sulla terra. Ma lui non ci sta a passare per il brocco di turno. E nemmeno si scompone di fronte alle molte domane riguardanti il prossimo turno di campionato, che lo vedrà ritornare a Palermo, città che ha esultato con e per lui: “Che bello tornare a Palermo. Per me domenica sarà una gara speciale. Rivedrò tanti amici, il pubblico del Barbera, come lo scorso anno sarà una grande emozione. Sarà sempre una partita speciale. Io gioco nella Juve e vorrei tornare al gol il prima possibile. Non la vivo come un’ossessione, anche perché credo di aver giocato quasi sempre bene. Pur non segnando mi rendo utile. Ho colpito pali e traverse, i portieri hanno fatto parate miracolose e qualche volta i compagni hanno segnato sulle loro respinte. Insomma, non mi sento in crisi: in questi mesi ho preso tanti sette in pagella. Ora gioco più arretrato e la cosa mi diverte, posso sfruttare le mie doti di palleggio”. Amauri com’è ovvio che sia spera di segnare, nel caso però niente esultanza :”Ho già detto che al Barbera non esulterei mai. Né per un mio gol, né per quello di un compagno. Se dovessi segnare sarei contento, ma lo manifesterei a casa. Non posso mancare di rispetto al pubblico del Barbera. Ho saputo che Zaccardo ha esultato per un gol contro i rosa, per me sarà impossibile perché a Palermo ho lasciato il cuore. Mi sento spesso con Miccoli, con altri giocatori, con Pasquale (il magazziniere, ndr)”.\r\nPer quanto riguarda la nuova vita in bianconero l’attaccante brasiliano sembra molto felice della sua scelta: “Sono contento di quello che sto facendo e penso di essere apprezzato. A Torino mi sono inserito bene. Se mi sono dato una spiegazione per essere rimasto fuori in due partite importanti di Champions (lo scorso anno contro il Chelsea e a Monacoquest’anno, ndr)? No. Gli allenatori decidono in base a quello che vedono durante la settimana, anche a sensazioni. E in entrambi i casi avranno pensato che Trezeguet poteva fare meglio di me. Le scelte degli allenatori vanno sempre rispettate”. Va un po’ meno bene, invece, al Palermo, ma Amauri è fiducioso: “La classifica dice che non è partito bene ma secondo me non c’è da preoccuparsi. La squadra è buona, è praticamente quella dello scorso anno, sono sicuro che si riprenderà presto. Ma dopo avere incontrato la Juventus”. Gli ultimi due capitoli sono dedicati al giovane difensore Simon Kjaer (19) e alla maglia azzurra. ‘Kjaer già da Juve? Lo ammiro molto, è giovane e ha tutto per diventare un giocatore da Juventus. Deve confermarsi anche quest’anno. Alla Nazionale non voglio pensarci adesso. Per il passaporto è tutto a posto, c’è solo da aspettare questi mesi previsti dalla legge per diventare italiano a tutti gli effetti. Dovrei essere convocabile prima dei Mondiali, e se Lippi mi porterà in Sudafrica vedrete il migliore Amauri di sempre”.\r\n(Credits: Tuttojuve.com)