Amauri e Buffon smentiscono la lite: “Ma quale triangolo…”
Ieri abbiamo pubblicato l’indiscrezione, di “Cronaca Qui”, secondo la quale Buffon e Amauri sarebbero venuti ad uno scontro fisico, in seguito ad un “complimento” del brasiliano alla moglie del portierone bianconero. I due calciatori, però hanno voluto smentire inviando una lettera alla redazione, eccola:\r\n\r\n“Egregi signori,\r\nabbiamo letto con stupore e indignazione l’articolo pubblicato sul vostro giornale in data odierna dal titolo “Avances brasiliane per Alena – Buffon e Amauri a muso duro”. Tale articolo, eccedendo, la normale continenza nel dare le informazioni sia per la parte grafica e di immagini, sia per i contenuti “informativi”, parla di “triangolo” e trascende in basse allusioni sessuali (“messo gli occhi addosso e non solo”) lesive della reputazione e della onorabilità di ciascuno dei sottoscritti. Inoltre l’autore dà egli stesso conto nel testo, che, contrariamente ai suoi doveri (sanciti in copiosa giurisprudenza in materia di diffamazione a mezzo stampa), non ha verificato in alcun modo le “voci” da cui avrebbe tratto l’informazione, con ciò violando i normali canoni di diligenza e decoro professionali.\r\nAnche se su una testata secondaria e di inferiore livello, la propalazione delle notizie false e illustrate in modo capzioso come nel caso di specie, è idonea a ledere la nostra reputazione e immagine: vi diffidiamo quindi a pubblicare, in modi e forme adeguate, appropriate scuse. In mancanza, procederemo alla tutela delle nostre ragioni nelle opportune sedi penali e civili”.\r\nGianluigi Buffon\r\n(anche per la signora Seredova)\r\nAmauri Carvalho De Oliveira”\r\n\r\nAlla lettera, ovviamente è seguita la risposta del direttore di Cronaca qui:\r\nPubblichiamo, senza omissioni, come è nostro costume, nel rispetto del rapporto di lealtà con i lettori che ci contraddistingue fin dal primo numero. Ci verrebbe bene sostenere solo e soltanto il diritto di cronaca, perché anche le ghiotte notizie di gossip sono cronaca, ma preferiamo dirla tutta, come è nostra abitudine. Non ci saremmo mai sognati di parlare, per altro garbatamente, di sguardi e complimenti nei confronti della signora Seredova, se qualcuno che dei segreti dello spogliatoio sa tutto e di più, non avesse cantato la sua canzoncina. E, per di più, a un giornalista… In ogni caso porgiamo le nostre scuse alla signora Seredova, unica firmataria per interposta persona. Sulle valutazioni della nostra testata e sul conseguente livello ci pieghiamo alla colta valutazione dei dotti consiglieri dei signori Buffon e Amauri.