Massimiliano Allegri ha ritrovato la sua squadra ed è inevitabilmente molto soddisfatto al termine di Juventus-Lazio. “I ragazzi in questo ultimo mese e mezzo hanno fatto cose ottime – dichiara a DAZN il tecnico bianconero – Non era facile oggi, giocare contro di loro non è semplice. Abbiamo avuto pazienza di chiude le traiettorie di passaggio e un buon possesso palla, normale siano calati i loro ritmi. Entrati Di Maria, Chiesa, Paredes stesso, cambi importanti, hanno alzato la qualità tecnica e abbiamo avuto una buona gestione della palla”.
Insomma, la Juve ora è lanciata e forse la sosta non arriva nel momento giusto, perché potrebbe interrompersi quest’onda positiva. “La sosta ci voleva – replica Allegri – abbiamo troppi giocatori con il punto interrogativo. Chiesa è entrato e si è messo a disposizione da quinto a sinistra, ma ora andrà in Nazionale, farà qualche presenza, ritornerà e si preparerà bene. Quello gli alzerà il ritmo partita, così come con Pogba. Poi vedremo chi tornerà dai Mondiali, ma per me c’era bisogno di tirare il fiato ora. Quando torneranno avremo una gara ogni tre o quattro giorni, dobbiamo arrivare in fondo in Europa League e ci sarà spazio per tutti. Ritrovare la condizione diventa difficile. In questo momento i cambi sono determinanti perché nelle ultime mezze ore sono altre gare”.
Il segreto di questa nuova Juve sembra essere la ritrovata solidità difensiva. “Tutta la squadra lavora – insiste l’allenatore dei bianconeri – Nella ripresa siamo cresciuti fisicamente e ne sono contento. Poi vincere aiuta a vincere. Mi sarei arrabbiato avessimo preso un gol alla fine, era giusto non prenderlo. È uno step che va fatto. Quando si gioca e non prendi gol sei un passo avanti. Kean? È molto più equilibrato mentalmente. Ha perso 5-6 chili. Quando sei giovane e ti arrivano tutti addosso… Ora lavora, fa fatica, sta anche meglio fisicamente, ha un altro approccio mentale. Sta crescendo come tutti. Cosa migliorare? Sono abituato a parlare poco, nel calcio un giorno dai una spiegazione e il giorno dopo accade il contrario. Il calcio è semplice, c’è da vincere le partite. Poi una volta lo fai in un modo e una in un altro. I ragazzi c’è solo da ringraziarli”.
Con il terzo posto si torna a parlare di Juventus in corsa per lo scudetto, Allegri spegne i facili entusiasmi: “Il Napoli fa un campionato a sé, viaggia a una media impressionante. Il Napoli potenzialmente viaggia a 53 a fine girone d’andata. A meno di 90 non si vince. Noi siamo indietro, sei giornate fa nessuno credeva che alla sosta saremmo arrivati terzi. Questo è un saltino, ora riposiamoci e ricarichiamo le batterie”, conclude.