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È Allegri il top player della Juventus: i cambi di ruolo fin qui decisivi

Massimiliano Allegri è il vero top player della Juventus. In un’analisi condotta dalla ‘Gazzetta dello Sport’ vengono presi in esame i cambi di ruolo da parte del tecnico livornese che si sono rivelati fin qui decisivi. Come ha sottolineato il presidente Andrea Agnelli davanti all’assemblea degli azionisti, Allegri ha ereditato una squadra ritenuta spremuta e a fine ciclo, ma nonostante ciò ha accettato la sfida con personalità e senza timore. Nel corso delle stagioni è pur vero che gli sono stati acquistati tanti campioni, ma è altrettanto vero che gli sia stato smantellato il centrocampo più forte d’Europa – Pirlo, Vidal, Pogba – e che la difesa sia per tre quarti la stessa di 6 anni fa, con tutte le difficoltà che comporta avere un reparto arretrato logoro.

In questi giorni si parla tanto delle possibili novità che Allegri avrebbe in serbo: da Cuadrado terzino destro a Matuidi centrale di difesa, passando per Pjaca come vice-Higuain. Max ne studia una più del diavolo e fin qui se c’è una cosa che ha dimostrato di avere in abbondanza è il coraggio. Da Dani Alves esterno d’attacco a Mandzukic da centravanti ad ala tornante, passando per Pjanic regista in un centrocampo a due, fin qui ha avuto quasi sempre ragione lui. Alcuni tifosi lo accusano di “sperimentare perché non ci capisce niente”, altri invece ricordano come anche Lippi fece di necessità virtù trasformando Turdor da difensore in mediano o Zambrotta da esterno d’attacco a terzino.

“Dopo Berlino sarà un disastro” invece Allegri…

Bisogna ammettere che l’esperimento di Sturaro terzino non ha dato gli effetti sperati, ma non tutte le ciambelle possono venire con il buco. Se è vero che la rosa della Juventus è molto folta in attacco, oggi ci sono evidenti carenze in un ruolo chiave come quello del terzino destro. L’ex tecnico del Milan non si scoraggia e prova altre soluzioni, dal ritorno alla difesa a tre al 4-3-3 con Dybala mezzala o “falso nueve” nel caso in cui manchi Higuain. Tre double e due finali di Champions non si fanno per caso ed erano in tanti a pronosticare la fine del ciclo Juve dopo la finale di Berlino e le cessioni in un solo colpo di Pirlo, Tevez, Vidal e Llorente. Doveva essere un disastro, invece la Juve di Allegri è sempre lì.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni