Allegri: “Tifosi e giornali criticano? Le parole non contano nulla”

Le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Juventus: ecco le risposte sulla partita persa a Madrid

Massimiliano Allegri è tornato sul KO di Champions League nel corso della conferenza stampa tenuta alla vigilia di Bologna-Juventus. Il tecnico livornese sa bene che al ritorno contro la squadra di Simeone servirà un’impresa, ma ora è il momento di pensare al campionato: “Il ritorno sarà una grandissima serata. Non so se passeremo – le parole riportate da Sportmediaset.it – , ma noi daremo tutto. Per arrivare al 12 marzo però prima dobbiamo fare bene in campionato, a partire dalla gara col Bologna. Col nuovo allenatore han cambiato passo. Dobbiamo arrivare allo scontro diretto col Napoli con un vantaggio immutato. Dobbiamo fare otto vittorie per vincere il campionato. Siamo fortunati a vivere l’attesa di questi venti giorni. Non si può sempre vincere. Non era facile prima, non sarà facile il 12 marzo perché l’Atletico Madrid è una squadra importante. Ha vinto tre Europa League e giocato due finali di Champions, infilandoci anche una Liga mi pare. Dobbiamo arrivare al massimo dei giri e cercare di ribaltarla”.

Qualcuno vorrebbe vedere il match di ritorno subito per capire quale sarà la reazione dei campioni d’Italia, ma bisogna attendere ancora 17 giorni. “Rigiocarla subito sarebbe un errore. Se giocassimo mercoledì, saremmo eliminati sicuramente – dichiara un po’ a sorpresa Allegri – . Invece, serve del tempo. Ogni giorno dobbiamo costruire un pezzo per volta per arrivare al massimo della condizione al 12 marzo. Meglio vivere una situazione del genere, perché dobbiamo vincere a tutti i costi. Fa parte del calcio. Niente è scontato e vincere è difficile. Ma anche vincere il campionato è difficile e la Juve l’ha vinto negli ultimi sette anni di fila. Ora siamo ben avviati per l’ottavo. La gara (di Madrid, ndr) era 0-0, poi han deciso tutto due palle rimbalzate in mezzo all’area. Nel ritorno dobbiamo fare meglio, ma questo non vuol dire che la squadra sta facendo una stagione brutta. Abbiamo vinto la Supercoppa, siamo usciti in Coppa Italia e siamo ancora in Champions. Dagli ottavi può succedere di tutto. Dobbiamo preparaci con serenità. La squadra lo sa ed è responsabile. Prima bisogna però rituffarsi nel campionato”.

Molti tifosi, però, hanno reagito rabbiosamente chiedendo proprio la testa dell’allenatore: “Nel calcio è semplice. Parlare non conta nulla, contano solo i fatti. Quando si vince, siamo bravi. Quando si perde… mettetelo voi l’aggettivo. Mi stuzzicano di più queste situazioni che le cose piatte. La stagione deve ancora finire. Fino a questo momento alla Juve mi sono divertito molto. Quando non mi diverto più e non ho più entusiasmo, è il momento che smetto. Sono fatto così. Non sono uno che sta 24 ore al giorno a guardare partite. In questo momento dobbiamo stare solo zitti e lavorare per preparare al meglio la gara di ritorno. I tifosi e i giornali sono liberi di criticare e forse sono anche cose che ci fanno bene e ci aiutano a ricaricarci. Le aspettative per questa stagione in Champions sono più alte e magari c’è più delusione e frustrazione. Ma abbiamo ancora una gara da giocare. Tutto questo va vissuto con entusiasmo e adrenalina. Pensiamo a quello che stiamo facendo, poi faremo i conti a fine stagione. Vincere il campionato non è semplice. Ogni settimana occorre vincere. Non ci regala niente nessuno. L’anno scorso avevamo quattro punti in meno e il Napoli dieci in più e si parlava di un Napoli che faceva cose straordinarie. Il mio futuro sono il campionato e la Champions”.

Allegri: “Centrocampo decimato”

Quanto alla formazione di domani, è tornata l’emergenza a centrocampo per via delle assenze di Khedira ed Emre Can (squalificato), mentre Pjanic non sta bene. “Ho due centrocampisti e mezzo – rivela Allegri in conferenza stampa – , perché Pjanic è mezzo morto. Dovremo comunque fare una partita tosta. È il primo step delle tre partite che ci porteranno alla sfida di Champions. Di sicuro gioca Perin, poi valuterò se far giocare Chiellini. L’altra sera è stata uns gara con grande dispendio mentale, non fisico. Ronaldo? Vedrò cosa fare. Il suo ruolo è sempre lo stesso. È quello del miglior giocatore al mondo che dà serenità alla squadra. A Madrid ha fatto bene e sta bene fisicamente. Vedrò se farlo giocare, dipende un po’ anche da come stanno gli altri. I giocatori stanno bene e sono sereni. Nel calcio capita di perdere, come nella vita. Bisogna essere pronti e trasformare la sconfitta di Madrid in un’opportunità per fare una cosa straordinaria il 12 marzo. Douglas Costa? Speriamo di recuperarlo per il ritorno. Quest’anno gli è capitato tutto. Quando sta bene e sarà a posto, giocherà”.

Infine una battuta sul gestaccio di Simeone: “Sui comportamenti altrui non dico nulla. Non l’avevo neanche visto in campo, l’ho visto sui giornali. Non sta a me giudicare. Ciascuno – conclude – si comporta per come è”.