Con la vittoria sul Benevento per 2-1, Massimiliano Allegri è diventato il terzo allenatore della storia della Juventus per numero di vittorie. Superato Carlo Parola, il tecnico livornese ha conquistato qualcosa come 128 vittorie su 183 partite sulla panchina bianconera. Parola, scivolato in quarta posizione, si era fermato a 127 vittorie su 218 gare.
Meglio di Allegri, ad oggi, hanno fatto solo in due: Marcello Lippi, secondo in classifica con 227 vittorie in 404 partite, e Giovanni Trapattoni con 319 affermazioni in 596 match. Insomma, nonostante sia attualmente osteggiato da buona parte della tifoseria della Juventus, il tecnico toscano continua a mietere record e primati. Basti pensare che Allegri si sia messo alle spalle nella classifica dei tecnici bianconeri più vincenti gente del calibro di Carlo Carcano e Antonio Conte.
Con un contratto valido fino al giugno del 2020, Allegri può così guardare al prossimo triennio con la possibilità di raggiungere altri importanti traguardi di club e personali. Per molti non è assolutamente il rappresentante del bel gioco, ma molti altri “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta” e da quando è a Torino, Allegri ha una percentuale di vittorie altissima. Concreto e pragmatico, il tecnico livornese ha ereditato una squadra ritenuta spremuta e a fine ciclo, ottenendo tre scudetti, altrettante coppe Italia e due finali di Champions.
A chi evidenzia che Conte non aveva a disposizione l’attacco atomico di Allegri, si può far notare che la Juve attuale non ha il centrocampo stellare composto da Pirlo, Vidal, Pogba e Marchisio e che la difesa è per 3/4 quella che condusse Conte al primo scudetto, ma con ben 6 anni di “vecchiaia” sul groppone.