È un Massimiliano Allegri diverso quello che si è ripresentato al JTC della Continassa dopo due anni lontano dai campi da gioco. Il tecnico della Juve è parso innanzitutto più sereno e meno tirato rispetto a quando ha lasciato il club nel 2019. Qualcosa si era logorato, un ciclo si era concluso e sembrava anche che il tecnico fosse stato quasi lasciato solo dalla dirigenza, che aveva deciso di intraprendere la via del “bel gioco”. La storia recente ha però dato ragione al terzo allenatore più vincente della storia bianconera, che si è quindi ripreso la scena e a quanto pare con grande vigoria.
Chi sta seguendo gli allenamenti dice che si stanno vedendo esercitazioni mai viste prima, a conferma che in questi due anni Allegri e il suo staff abbiano studiato e si siano per così dire “aggiornati”. E non è tutto, perché testimonianze raccolte dalla Gazzetta dello Sport tra i calciatori parlano di ritmi massacranti: “Sì, siamo molto stanchi”. Una delle parole chiave del secondo corso Allegri alla Juventus è intensità: al di là del modulo e del gioco che si esprimerà, il tecnico livornese vuole vedere i suoi calciatori correre come non mai e la palla circolare a velocità da calcio inglese.
I primi frutti si vedranno il 24 luglio nell’amichevole in programmazione con un club che non sarà il Milan. Allegri vuole un avversario di caratura inferiore per valutare i primi giorni di lavoro. Poi il 31 il test più probante con il Monza. Ovviamente, per avere un quadro più completo della situazione, bisognerà attendere però agosto, quando saranno rientrati tutti i nazionali. Con il Barcellona al Trofeo Gamper, insomma, vedremo a che punto sarà il nuovo progetto tecnico. Qui il programma delle amichevoli estive della Juventus.