Allegri risponde ai tifosi della Juventus e canta l’inno (Video)

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha risposto su Twitter alle domande dei sostenitori bianconeri e ha cantato pure l’inno!

Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, ha risposto su Twitter alle domande dei sostenitori bianconeri. I supporters della Vecchia Signora, hanno chiesto un po’ di tutto al tecnico toscano, che ha risposto con grande disponibilità e franchezza. Si parte, manco a dirlo, dai suoi primi ricordi da tifoso della Juve: “Ho tantissimi ricordi della Juve quando ero bambino. Quando riuscivo e potevo – ammette – , venivo al Comunale con i miei amici a vedere la grande squadra di Platini, Scirea e Zoff. Quindi devo dire che ho degli ottimi ricordi. Cosa significa allenare la Juve rispetto alle altre squadre? Alla Juve tutto è organizzato alla perfezione e io devo solo pensare a cosa accade in campo. Responsabilità e pressione? È quella che si prova quando si allena una squadra del genere. Ci sono i “pro” e i “contro” ma sono molti di più i “pro” che i “contro”. Cosa ho provato quando ho saputo che avrei allenato la Juve? Ero molto, molto felice. Sapevo che avrei avuto la possibilità di vincere. Questa società in tre parole? Organizzata, presente, ambiziosa”.\r\n\r\nArrivato alla Juventus tra lo scetticismo generale e anche qualche contestazione, fin qui Allegri ha fatto ricredere in tanti: la sua Juve è in corsa per lo scudetto, in semifinale in Coppa Italia e ai quarti di Champions League. In pochi lo avrebbero pronosticato l’estate scorsa, quando fu chiamato a raccogliere l’eredità di Antonio Conte:\r\n

Il mio timore più grande era quello di non riuscire a entrare nel cuore dei tifosi, perché avevo promesso di farlo con i risultati. Però – continua – ho perdonato lo scetticismo iniziale ma è stata una cosa normale dopo quel fulmine a ciel sereno capitato nel mese di luglio alla Juventus. Quindi solo con il lavoro e il rispetto verso i tifosi stiamo facendo un’annata buona che va conclusa ottimamente visto che non abbiamo vinto né campionato, né Coppe. Dunque restiamo concentrati! Quando farò il giro di campo? Magari se riuscissimo a vincere lo scudetto…

\r\nOvviamente, il campionato è l’obiettivo al momento più vicino, ma il sogno rimane la Champions League, che ai tifosi manca da troppo tempo:\r\n

Quando ho capito che avremmo passato il girone di Champions League? Ero molto fiducioso fin dall’inizio, ma sicuramente ho capito che saremmo andati avanti dopo il ritorno con l’Olympiacos e il #fiuuu. Il Monaco? Dobbiamo credere di andare avanti anche se la sfida contro i francesi non sarà affatto facile. Sarà una sfida molto più complicata di quello che sembra.

\r\nPoi Allegri parla di alcuni singoli e del modulo, cambiato diverse volte in questa stagione: la sua Juve è una squadra camaleontica, ma al contempo solida.\r\n

Il giocatore che si è più migliorato? Io credo che tutti abbiano fatto progressi nella gestione della partita: un nome sminuirebbe il lavoro degli altri. Pereyra? Può migliorare in fase di realizzazione ma ha dato già tanto. Sono orgoglioso di come si è calato nella nostra mentalità. Pogba trequartista? No, perché purtroppo è infortunato! Battute a parte, credo che dia il meglio nei tre di centrocampo. La regola fondamentale per legare con i giocatori? Sicuramente l’onestà perché è l’aspetto più importante in ogni rapporto. Come faccio a spronare campioni plurititolati? Bisogna saper toccare le corde giuste, ma sono aiutato da un gruppo che ha fame di vincere sempre. Le tre caratteristiche che non dovrebbero mai mancare in una squadra? Fame di vittorie, grande tecnica, fair play. Il 4-3-3 in futuro? I moduli contano relativamente, possiamo giocare a 3 o a 4 dietro e poi si cambia, ma sono dettagli. Quanto ha dato il Max calciatore al Max allenatore? Molto, perché solo giocando impari certe dinamiche. Avessi avuto la testa che ho ora forse sarei arrivato in Nazionale! Chi mi ha ispirato? Facilissimo… Galeone.

\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”80918″]\r\n\r\nA differenza della gestone Conte, si parla molto poco dello staff di Allegri: che ruolo hanno i suoi collaboratori?\r\n

Che ruolo ha il tattico Dolcetti? Un ruolo importantissimo, come tutti gli altri componenti del mio staff. Siamo giovani e motivati. Lavoriamo molto con la palla perché credo che le partite di calcio si giochino con la palla quindi dobbiamo sbagliare il meno possibile. Credo che attraverso gli allenamenti la squadra sia migliorata sulla base importante di quello che aveva già però con concetti diversi a livello di gioco stiamo facendo discretamente bene. La partita più bella? A Roma contro la Lazio. Il gol di Tevez al Genoa, cosa penso? Che io non avrei saputo farlo! Battute a parte Carlitos non smette mai di stupire!.

\r\nIeri i tifosi inglesi che hanno visto da vicino Italia-Inghilterra hanno esaltato lo Juventus Stadium, un motivo in più d’orgoglio visto che i commenti arrivano da chi di stadi se ne intende…\r\n

Cosa provo quando ci entro? Stadi così belli se ne vedono pochi! La Coppa Italia manca da tanto e faremo di tutto per conquistarla. Possiamo ribaltare l’andata, siamolajuve.

\r\nPrima di chiudere, comunque, c’è anche spazio per dimostrare le sue doti canore: Allegri canta l’inno della Juve:\r\n

Cantare un pezzo dell’inno? La maestra di musica mi metteva sempre in fondo ma i ragazzi mi avevano avvertito…”Juve, storia di un grande amore….”…

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