Allegri: “Prendiamo gol che mi fanno arrabbiare”

All’indomani del derby perso col Torino, Massimiliano Allegri non ha ancora digerito la sconfitta, ma è già proiettato alle due prossime sfide

All’indomani del derby perso col Torino, Massimiliano Allegri non ha ancora digerito la sconfitta, ma è già proiettato alle due prossime sfide, quella con la Fiorentina di mercoledì e quella contro il Real Madrid di martedì prossimo. A Milano per il Samsung District dopo aver diretto l’allenamento a Vinovo, Allegri è tornato sulla partita dell’Olimpico: “Digestione difficile, non è ancora passata. Perché il derby doveva finire in un altro modo. Peccato. Nella Juve – sottolinea – ci sono anche giocatori giovani e nuovi, e certe partite servono per imparare e non commettere certi errori. Per capire come si deve giocare in una grande squadra”.\r\n\r\nNonostante ieri siano stati lasciati per strada tre punti importanti, ne mancano solo quattro allo scudetto 2014-2015. La stagione, con un totale di tre obiettivi ancora da raggiungere, rimane magnifica:\r\n

Il derby ci ha anche detto che mancano solo 4 punti per vincere lo scudetto. Nella sconfitta, ci sta questo lato positivo, anche se perdere fa sempre male, soprattutto quando si prendono gol che mi fanno arrabbiare. Ora dobbiamo fare 4 punti, mercoledì c’è la Fiorentina che è molto arrabbiata, 4 punti è normale che non li possiamo fare, poi entriamo fatalmente nel clima Champions.

\r\nC’è tempo anche per una battuta sulla bomba carta dell’Olimpico: ancora non si è capito bene se sia stata lanciata dai tifosi della Juventus o fatta esplodere dagli stessi granata nel settore Primavera, ma Allegri sottolinea un altro aspetto.\r\n

E’ una sconfitta per l’Italia. Così si allontanano i bimbi, ossia i giovani del futuro. Io soluzioni non ne ho, non compete a me, ma vanno trovate. Ieri era una giornata di sport, in campo c’è stata una bellissima partita, e penso che il calcio vada vissuto con più serenità, come uno spettacolo se vogliamo riavvicinare le famiglie e i bambini agli stadi.