Juventino da sempre, bianconero per scelta. Manuel Locatelli è entrato alla Continassa in punta di piedi e ha dimostrato ogni giorno il suo amore incondizionato per la Juventus. Sul campo ha sempre dato tutto e lo ha Notato anche Allegri che per lui ha speso solamente belle parole.
Bianconeri si nasce e Locatelli questo lo sa benissimo. Sin da bambino il suo sogno è stato quello di giocare nella sua squadra del cuore, a Juventus. Ora che ci è riuscito ciò che deve fare, e sta facendo, è dimostrare ogni giorno di meritarsi la maglia, il posto, la titolarità. Lo sta facendo, e lo sta facendo anche molto bene.
Anche Allegri se ne è accorto tanto che, dopo la sfida di Coppa Italia contro la Lazio, ha speso solo belle parole sul centrocampista che ha giocato un grandissimo match. “Ha il DNA da Juve”, le parole del tecnico.
L’amore per la maglia, per la squadra, è sempre e solo uno. Anche per i calciatori. Puoi giocare nei club migliori del pianeta ma il tuo amore andrà sempre a quell’unica maglia che hai sempre amato e tifato. Per Manuel questa è la Juventus. Cresciuto con la figurina di Del Piero sopra il letto, il suo sogno e sempre e solo stato quello di indossare la casacca bianconera. Il suo primo messaggio sui social, appena ingaggiato, è stato di fatto un “Finalmente”. Il sogno esaudito, la fatica premiata, tutto ciò che ha sempre voluto. E poi ha continuato, sul campo, giorno dopo giorno, a dimostrare di voler restare e a dimostrare il suo amore incondizionato.
Contro la Lazio in Coppa Italia una partita perfetta, al servizio della squadra. Probabilmente il migliore in campo. Era da un po’ che alternava prestazioni buone ad altre deludenti, che aveva un rendimento altalenante. Stavolta, però, è stato ineccepibile. A difendere al bisogno e ad attaccare quando era il momento, Locatelli è stato ovunque. Questo è il DNA Juventus di cui Allegri ha parlato. Certamente non è uno che molla, anche in vista del possibile rinnovo.
Perché dopo il riscatto, scattato da poco, ora il prossimo passo sarebbe il rinnovo fino al 2026, anche per frenare le sirene estere che squillano già da un po’ di tempo.