Interviste

Allegri: “Mai pessimista, nemmeno in caso di cessioni importanti”

Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista a ‘Calcio&Finanza’: il tecnico bianconero ha risposto cordialmente alle domande poste sul mercato e sul rapporto con le società che ha allenato in funzione delle trattative. “In passato – ha spiegato il tecnico della Juventus – quando mi sono state annunciate cessioni importanti, pesanti nella gestione del gruppo, sono sempre stato realista, ma mai pessimista. Io credo che la nostra capacità debba essere soprattutto quello di far emergere la parte buona nella negatività. Per questo ho sempre lavorato in base ai piani della società pur mettendo di fronte la proprietà alla realtà tecnica di un gruppo che anche in base alle loro scelte può perseguire, centrare o fallire, determinati risultati”.

Insomma, anche in caso di cessioni importanti, Allegri non perde il polso della situazione e pur mettendo la dirigenza di fronte alle sue responsabilità, fa buon viso a cattiva sorte e lavora con il “materiale” che gli viene messo a disposizione.

“Oggi in Italia si è creata quasi una fobia – continua – per cui un allenatore è il responsabile tecnico ma non deve essere un manager, ma da persona che collabora con la società pone le basi per successi e quindi deve conoscere le strategie economiche della società e gli obiettivi. Operativamente ci può essere un lavoro quotidiano ma comunque sempre di stretta collaborazione per confrontarsi capire le esigenze della società. A volte ci si sente anche cinque volte al giorno – ammette – , ciò che considero più importante è che il confronto sia continuo sia per fare valutazioni tecniche che per capire le esigenze della squadra e della società”.

Da queste parole emerge un Allegri sempre più allenatore-manager all’inglese, che lavora in perfetta simbiosi con la società e che, quasi mettendo le mani avanti, non si fascerà la testa in caso di cessioni importanti. Si parla infatti dell’addio di alcuni top player, su tutti Dani Alves e Alex Sandro, ma il tecnico anche stavolta non fa drammi. Del resto, nel recente passato, è stato costretto a privarsi di gente del calibro di Vidal, Pirlo, Pogba, Tevez e altri giocatori importanti.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni