Massimiliano Allegri ha fatto subito la conta dei disponibili in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Juventus. “Mancano tre partite alla fine e dobbiamo fare più punti possibili. Abbiamo raggiunto l’obiettivo minimo che era la Champions con tre giornate di anticipo e siamo contenti, ora dobbiamo preparare la finale di Coppa Italia. Domani andrà in campo la formazione migliore – puntualizza – Vi dico subito che Danilo riposerà, gli ho dato qualche giorno di riposo per via di questa fascite plantare. Pellegrini ha la caviglia in disordine e non sarà a disposizione. Rientreranno Cuadrado e De Sciglio, che in Coppa Italia non potrà giocare. Bisogna fare risultati positivi perché aiutano a preparare meglio allenamenti e partite. Quanto sposta la Coppa Italia nella mia stagione? Non sposta niente, solo il fatto di portare a casa il trofeo. L’anno scorso, per due anni credo, la Coppa Italia è stata giocata davanti a poche persone. Quest’anno si gioca a Roma, davanti a una cornice diversa, ed è una bella serata di sport”.
A proposito della Coppa Italia, ormai è un obiettivo concreto in questa stagione avara di soddisfazioni per la Juve. “È un obiettivo – ammette Allegri – così come lo è il campionato e la Champions, sapendo che è una competizione molto difficile da vincere ma ci vuole l’ambizione per far bene. Io dico che niente è impossibile. Se pensiamo che non possiamo raggiungere gli obiettivi è un limitatore che ci mettiamo. La Coppa Italia è un obiettivo, siamo contenti di esserci arrivati. Real Madrid-City? Faccio i complimenti a Orsato, che ha arbitrato con sicurezza. Secondo me è il miglior arbitro. Quanto alla partita, è un livello tecnico-fisico talmente alto che ha fatto sì che è stata una partita meravigliosa. Le partite non finiscono mai, e l’aspetto caratteriale fa la differenza. Non è il calcio italiano che è lontano: la Juventus due finali di Champions le ha fatte, ed è un buon risultato. La Juventus ha cambiato molti giocatori, non sempre si arriva a ottenere certi risultati. Come ho detto tante volte, ci sono 6 squadre in Europa nettamente più forti delle altre: Real, Psg, Bayern Monaco, Manchester City, Chelsea e Liverpool. Poi l’ambizione di arrivare in finale l’abbiamo tutti, ma la realtà è un’altra. Se uno prende coscienza della realtà, dopo è più facile fare bene. In tutte le cose ci vuole equilibrio, la realtà va accettata per migliorare e tornare a fare certi risultati. Le parole di Cassano? Non ho social, non le ho sentite. Faccio i complimenti a Ancelotti: è stato criticato nonostante tutto quello che ha vinto perché non è un allenatore di moda. Ma le mode passano, e i classici rimangono. Lui è un allenatore classico. Per lui è una soddisfazione immensa aver vinto 5 campionati in 5 leghe diverse”.
Quanto alla probabile formazione di domani contro il Genoa, Allegri fa il punto su alcuni singoli. “Kean e Dybala? Domani possono giocare insieme, oggi deciderò ma stiamo tutti abbastanza bene. Zakaria in calo? È difficile giocare tutte le partite bene. Lui è arrivato da un campionato diverso, allenamenti diversi, ritmi diversi, ma io sono molto contento di quello che sta facendo. Apprende e ci sta dando una grande mano. Seconde linee? Siamo in 14, perché abbiamo due giocatori fuori ancora. La Juventus quando gioca lo fa per vincere: andare in giro a fare brutte figure non è da Juve. Domani è stimolante, contro una squadra che gioca per la salvezza, davanti ad un grande pubblico. Anche tecnicamente dovremo fare meglio, perché siamo sgombri dalla pesantezza che avevamo giorni fa per arrivare al quarto posto. De Sciglio? Non giocando mercoledì, se domani riuscisse a giocare 90′ mi farebbe un favore. Miretti gioca, in porta ci sarà Szczesny. La sfida con Vlahovic? L’ultimo tiro ho fatto gol io quindi ho vinto io. Il suo non contava. Sono molto contento di quello che sta facendo. Non mi aspettavo riuscisse a entrare così bene nella Juventus. È arrivato a fine gennaio e ha fatto tanto rispetto a quanto doveva fare. Lo ha fatto molto bene e sono molto contento. Per lui come per tanti altri giocatori si può solo migliorare. Domani è probabile che giochi”.
Punzecchiato sul minutaggio dei giovani all’estero, Allegri risponde con una sfida: “Anche da noi giocano titolari. Se sono bravi giocano… Questa storia mi incuriosisce, adesso mi faccio tirare fuori tutte le statistiche. Sarebbe meglio se in Italia riusciamo a fare ciò che sappiamo fare – sottolinea – I giovani più giocano e più fanno esperienza. Quando avete iniziato non scrivevate come ora. Nessuno nasce imparato, in Italia si tende ad avere dei picchi alti sui fenomeni calcistici in generale e dopo una settimana si ributtano giù. C’è un percorso che va fatto. Intanto, devo fare i complimenti a Zauli che ieri ha passato due turni playoff con l’Under 23. Con la seconda squadra i ragazzi fanno esperienza”.