Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, incontra tutti gli allenatori delle giovanili bianconere. È stata l’occasione, per il livornese, per fare il punto sulla linea tecnica da seguire per la crescita del “modello Juve”. Non solo tattica, dunque, ma anche tanta psicologia: dietro la filosofia di gioco dell’ex allenatore del Milan, ci sono tanti piccoli accorgimenti, ma tutti seguono un principio guida, ossia la passione.\r\n\r\nQuando è arrivato alla Juventus nell’estate del 2014, molti rinfacciarono ad Allegri di non avere la stessa grinta del suo predecessore Antonio Conte: “non serve alzare la voci per imporsi”, ha chiarito sin da subito “il conte Max”, che lavora ogni giorno per la crescita della squadra, ma anche dei singoli.\r\n
\r\n“Il grande campione – ha detto Allegri ai tecnici delle giovanili juventine – sa rendere semplice la cosa più difficile, ovvero il normale passaggio: il fuoriclasse infatti passa la palla a 100km/h, il giocatore normale a 30km/h. E’ fondamentale abituare i ragazzi a pensare. La mia passione è allenare, e il mio dovere è quello di portare i risultati alla Juventus. La soddisfazione, a fine anno, sarà quella di aver contribuito al miglioramento tecnico dei singoli calciatori”.\r\n\r\nFin qui i risultati danno ragione al tecnico toscano: dopo aver sfiorato il triplete lo scorso anno, è stato protagonista in questa stagione di una rimonta super, che potrebbe essere coronata da uno storico quinto scudetto consecutivo.