Allegri: “Juventus-Palermo da vincere e basta”
Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Palermo-Juventus, anticipo della 25.a giornata di Serie A 2016-2017
Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Palermo: il tecnico bianconero ha subito chiarito che la squadra ha la testa solo al match di venerdì sera. Ci sarà tutto il tempo per pensare al Porto e all’andata degli ottavi di Champions League. Turn over sì, dunque, ma moderato perché il campionato rimane il principale obiettivo dei campioni d’Italia:
“Per la formazione – le parole riportate da ‘Sportmediaset’ – domani c’è una partita di vincere. Il Palermo da quando è arrivato Lopez sta andando bene non concede spazi. A meno 14 non si può scherzare”.
Quanto agli undici che andranno in campo dal primo minuto, Allegri chiarisce che Pjanic ha smaltito la botta di Cagliari.
“Sta bene, e il dottore non mi ha chiamato. Difesa? Rugani, Bonucci e Benatia stanno bene, e Bonucci ha bisogno di giocare. Per Leo 300 in serie A traguardo importante. Uno tra Benatia e Rugani giocherà. Marchisio? Deve crescere e lo troveremo in ottime condzioni tra un mese. Khedira si adegua alla velocità della partita. Dani Alves ha questi mesi per integrarsi. Per lui il Palermo è un test importante. Per sostituire Mandzukic o Sturaro o Pjaca, ma lui deve capire che deve anche sacrificarsi. Pjaca deve capire che deve pedalare. Deve determinare sul piano tecnico, ma deve fare tutte e due le fasi, e fare fatica”.
Allegri e i risultati di Champions
Tra sorprese e conferme, ecco il parere di Allegri sui primi ottavi di finale di Champions League:
“Il Paris Saint Germain mi ha stupito. Il Napoli mi ha stupito. C’è da fare i complimenti, secondo me hanno fatto una buona partita. Il Real ha giocatori di livello altissimo. Basta vedere cosa ha fatto Modric. Noi bisogna essere all’altezza a livello mentale del Bayern e del Real. Il Bayern è duro da battere, hanno carattere. Dobbiamo spingere molto e aumentare la qualità del gioco. Noi tra le favorite? Abbiamo cambiato sistema di gioco e abbiamo il dovere di lavorare per passare il turno. Porto pericoloso e non è un ottavo da sottovalutare”.
Quanto al record di vittorie, 75 su 100 panchine, il tecnico toscano ricorda come alla fine contino i trofei…
“Sono più contento se centriamo obiettivi. Numero di punti lascia il tempo che trova. Sesto scudetto sarebbe leggenda”, conclude.