Allegri e Buffon in conferenza stampa prima di Juventus-Siviglia

Massimiliano Allegri e Gianluigi Buffon si sono presentati in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Siviglia. Il tecnico bianconero, in un momento molto delicato della stagione, dovrà affrontare la gara di Champions League senza i vari Marchisio, Asamoah e Padoin (non in lista Uefa), Lichtstiner, Caceres, Sturaro e con Lemina non al meglio. Per questo motivo, il tecnico toscano ha deciso di lanciare dal primo minuto Sami Khedira, appena rientrato dopo due mesi di stop: “Domani giocherà, ma è molto tempo che è fuori. Di solito la prima partita dopo uno stop viene sempre fatta bene. E’ pronto per giocare, ha caratura internazionale e farà bene. Avrà 60 minuti nelle gambe”.\r\n\r\nSembrava che l’infermeria Juve si stesse svuotando, invece…\r\n

Mi spiace che Lichtsteiner non sia disponibile – ammette Allegri – e farà altri accertamenti. Domani giocheremo con Barzagli, poi cambierà poco se staremo a 3 o a 4, vedremo anche in corsa. Come la partita di Genova, è una partita quasi decisiva per l’accesso agli ottavi di Champions, altrimenti non daremmo seguito alla vittoria di Manchester. In campionato siamo partiti male, noi e il Siviglia, mentre in Coppa abbiamo vinto entrambi. Domani sarà un match equilibrato, ci vorrà tanta determinazione per vincere.

\r\nAcciaccato anche Mario Lemina, che domani dovrebbe dunque partire dalla panchina:\r\n

Devo valutare, è uscito da Napoli molto affaticato. Ha giocato tre partite di fila. A Napoli c’è stato un buon approccio, ma abbiamo sbagliato molto e se non giochi bene a calcio non vinci. Tecnicamente siamo stati disastrosi, ma abbiamo rischiato di pareggiare. Abbiamo subito sempre su ripartenze ed errori nostri.

\r\nAllegri rimane comunque sereno: rispetto alle ultime partite, sa cosa vuole vedere e cosa non vorrebbe vedere:\r\n

Le tre partite importanti della stagione (Shanghai, Manchester, Genova) le abbiamo vinte e deve diventare la normalità. Stiamo faticando ma è normale per una squadra completamente nuova. Lavoriamo insieme solo dal 10 settembre tra nazionali, mercato e infortuni. Abbiamo qualità importanti ma stare lì a vedere i rimpianti non serve a nulla, pensiamo solo al campo. Dobbiamo imparare a giocare con due sistemi di gioco e ruotare i giocatori. Oggi non siamo in grado di chiudere le partite già al 60′ e spendere meno energie. Non abbiamo giocatori abituati a giocare ogni tre giorni con lo stress mentale che giocare nella Juventus richiede.

\r\nHernanes ha giocato molto male con il Napoli, secondo Allegri rimane un trequartista o è un regista?\r\n

A Manchester ha giocato bene davanti alla difesa, a Napoli un po’ meno. Hernanes è meglio di quanto fatto a Napoli anche se l’avete massacrato. Pogba? Dopo sei partite non si può giudicare. Paul ha 22 anni, grandissime potenzialità che al momento non sta esprimendo, ma non gli si può chiedere quell’esperienza che ha un giocatore come Buffon. E’ questione di età, va lasciato sereno.

\r\nPoi, quasi a sorpresa, annuncia la formazione che scenderà in campo contro il Siviglia:\r\n

Il 3-5-2 visto fino all’anno scorso è un modulo nuovo per questa squadra, devono impararlo. E’ un percorso difficile perché dieci giocatori sono nuovi, non è un modulo consolidato. Abbiamo le qualità per fare una grande stagione. Vi do la formazione. Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Pogba, Evra, Morata e Dybala. Uno lo tengo per me. Poi vedrete se giocheremo col 3-5-2 o col 4-3-3.

\r\nBuffon-Juventus-Siviglia\r\n\r\nIn un momento così delicato per la squadra, Gigi Buffon mette in guardia i compagni dalle insidie del Siviglia:\r\n

Sarà una partita complicata – ammette – come racconta la storia recente del Siviglia. Come noi, loro non brillano in campionato ma in Europa hanno ottenuto una vittoria roboante. In momenti come questi, prima riusciamo a esprimerci meglio sul campo e prima si risolveranno gli pseudo-problemi fuori dal campo. E’ tutto collegato, sappiamo benissimo che tutto dipende soltanto da noi. Perché siamo fortunati a essere forti, l’unico problema è che dobbiamo dimostrarlo sempre. E noi in quest’inizio di stagione l’abbiamo dimostrato solo ogni tanto. Dovevamo giocarla due anni fa contro il Siviglia in finale di Europa League? Allora non fummo abbastanza bravi per conquistarci il traguardo. Mi auguro che un anno e mezzo abbiamo fatto progressi per giocare una partita gagliarda. Ci vorrà una Juve equilibrata, che abbia un’intensità emotiva per tutti i 90 minuti. Abbiamo davvero la possibilità di mettere una seria ipoteca per la leadership del girone. E poi sappiamo bene che una vittoria cancella il passato in un attimo. Abbiamo bisogno di fare una bella prestazione e fare questi tre punti per mille e più ragioni.