Massimiliano Allegri si è presentato oggi in conferenza stampa per anticipare i temi di Juventus-Napoli, in programma domani sera alle 18 allo Juventus Stadium. I bianconeri non hanno praticamente nulla più da chiedere al campionato, mentre i partenopei possono ancora andare in Champions League: inevitabilmente, la testa dei campioni d’Italia sarà alla finale di Berlino del 6 giugno contro il Barcellona, ma non regaleranno nulla a Benitez e soci.\r\n
Ci vuole equilibrio. Bisogna trovare un giusto equilibrio nell’allenarsi – esordisce Allegri – e far giocare chi ha bisogno di giocare. Abbiamo due partite. Col Napoli conta per l’imbattibilità in casa e perché dobbiamo fare una bella partita sotto l’aspetto tecnico per migliorare. Attraverso l’intensità e il gioco bisogna cercare di arrivare a fornire delle ottime prestazioni che poi portano risultati. Queste due ultime partite servono per mantenere la condizione atletica e mentale. Non si può pensare di riposarsi fino al 6 giugno. Nella vita bisogna essere fatalisti, continuare a lavorare. Dopo il Napoli ci prenderemo tre giorni di riposo per ricaricare le pile. Dobbiamo fare tutto senza eccessivo stress, altrimenti arriveremo a Berlino senza riuscire a correre.
\r\nFormazione ancora in alto mare, dunque, ma di sicuro ci sarà spazio per diverse seconde linee:\r\n
Vedrò la squadra e osserverò i più stanchi. C’è bisogno di giocare e allenarsi, ma la prevenzione è importante. Valuterò chi sta peggio. La squadra però sta bene. Abbiamo corso molto e fino alla fine con buona intensità, crescendo durante la gara. Credo sia importante per la finale di Champions. Mercoledì non hanno giocato Marchisio, Sturaro, Pogba, Morata. Quindi ci sono dei giocatori disponibili per il match col Napoli. A qualcuno invece darò un turno di riposo. Buffon rientrerà col Napoli e sono molto contento delle prestazioni di Storari, portiere straordinario, affidabile e di grande professionalità.
\r\nContro il Barcellona, invece, sarà tutt’altra partita: la Juve affronterà una squadra stratosferica e per vincere servirà letteralmente un’impresa:\r\n
Credo sarà una partita molto difficile, però è una finale e come abbiamo visto anche nella finale di mercoledì, dai punti in classifica doveva essere una partita dal risultato chiuso e così non è stato. E quindi sarà uguale quella di Berlino. Inesperienza? Credo che questa squadra, rispetto a quella che ha giocato 12 anni fa la finale, sia una squadra molto simile a livello caratteriale. Ma è nel dna della Juventus avere squadre caratteriali. Noi dobbiamo prepararci al meglio, dobbiamo giocare bene tecnicamente anche perché – aggiunge – quando giochi una partita del genere non puoi pensare a difendere, giocare solo una partita di intensità fisica.
\r\n[jwplayer player=”1″ mediaid=”82002″]\r\n\r\nLa conferenza si sposta poi sul mercato e sulle voci che parlano di due big in partenza:\r\n
In questo momento non ho parlato nè con Pirlo nè con Tevez, non ho parlato con nessuno perché credo ci sia un obiettivo… a parte che c’è stato un obiettivo come quello di mercoledì, appena raggiunto, un obiettivo importante, che la squadra ha conquistato dopo la conquista dello Scudetto, che era da tanti anni che mancava alla Juventus, e che era la decima Coppa. Credo quindi sia stato un obiettivo straordinario. Poi abbiamo altri obiettivi. Ci sarà il tempo di parlare di mercato, ma credo che in questo momento parlare di mercato non serva praticamente a niente. Quando arrivi in finale di Champions e vinci per diversi anni in Italia è normale che l’appeal della squadra aumenti. L’obiettivo della Juve è arrivare tutti gli anni nelle prime otto di Champions e questo fa sì che i giocatori vogliano venire qui o non se ne vogliano andare. Per quanto riguarda Dybala, sono sicuro che è un giocatore importante che potrà venire alla Juventus.
\r\nAl primo anno Allegri ha fatto meglio di Conte e ha eguagliato il ‘mostro sacro’ Marcello Lippi:\r\n
Cosa devo dire? Sono contento, solo felice di quello che abbiamo fatto, di quello che stiamo facendo in questa annata, soprattutto perché bisogna godersi questo momento che è straordinario, perché come ho detto diverse volte difficilmente ti capitano annate come queste durante la carriera. Arrivare in fondo a tre competizioni, due le abbiamo portate a casa, ora ci rimanere l’ultima, che è un sogno e quindi bisognerà essere bravi e fortunati contro una squadra straordinaria. Poi – continua – è normale che quando ottieni risultati così importanti c’è solo da essere contenti a soddisfatti”.
\r\nQuesta Juventus sta dominando in Italia da quattro anni e molti parlano di campionato monotono:\r\n
Non è mai monotono vincere. E’ una bella monotonia. E comunque ci sono tanti modi di vincere, non è facile. Non era scontato vincere lo scudetto e la Coppa Italia. Tra un po’ sarà scontato anche arrivare in finale di Champions. E’ un’annata importante per la società ed è un gruppo straordinario. Sono molto contento per i tifosi. In città si percepisce il grande entusiasmo. Buffon da pallone d’Oro? Parlo raramente di portieri, ma di Buffon parlo volentieri. E’ un giocatore straordinario, un grande professionista e un uomo con dei valori importanti. Con la sua carriera si meriterebbe un Pallone d’Oro. Difficilmente ci sarà un altro portiere come lui.
\r\nInfine, una battuta sui tifosi e lo Juventus Stadium:\r\n
E’ uno stadio straordinario, con i tifosi che ci aiutano sempre nei momenti di difficoltà. E’ un grande vantaggio che abbiamo. Aspettiamo di capire se la curva sarà aperta.