Allegri: “Studio lo spagnolo? Ho imparato il torinese”
La conferenza stampa di Massimiliano Allegri alla vigilia di Juve-Napoli, semifinale di coppa Italia: “Giocheranno i migliori”, dice il tecnico
Massimiliano Allegri ha tenuto oggi la conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Napoli, semifinale di andata di Coppa Italia. Si tratta della terza partita in sei giorni per i campioni d’Italia, ragion per cui è inevitabile che si prosegua con un turn over “ragionato”.
“Guardo partita per partita – esordisce il tecnico toscano – . Scenderà in campo la miglior formazione per battere il Napoli. Poi dopo valuterò i vivi e i morti. I vivi giocheranno e i morti no… Rugani riposa, devo decidere tra Bonucci, Barzagli, Chiellini e Benatia. Centrocampo? Vediamo l’allenamento, valuterò anche Marchisio, Rincon e Lemina. Esterni? Giocano Asamoah e Lichtsteiner. Pjaca? Devo valutare perché ci sono diverse partite. Gioca Neto? Sì, ha sempre fatto buone partite. È un grande portiere, qui fa il secondo solo perché c’è Buffon “.
Si continua a parlare tanto sui giornali del futuro di Allegri e dopo l’Arsenal sarebbe spuntato addirittura anche il Barcellona…
“Studio lo spagnolo? A scuola facevo fatica anche con l’italiano… Ci andavo poco… Ho imparato discretamente il torinese”.
La Juventus viene da un periodo particolarmente positivo, durante il quale sono stati frantumati altri record.
“Abbiamo fatto un percorso importante – prosegue Allegri – . Siamo dentro tutte le tre competizioni, siamo al rush finale. La squadra è migliorata, anche nell’entusiasmo. Siamo più spensierati e dobbiamo lavorare. Non dobbiamo perdere l’equilibrio che è fondamentale. Triplete? Non scherziamo, noi vogliamo fare più partite possibile…”.
Allegri: “L’importanza di Dybala”
Contro il Napoli tornerà Dybala dal primo minuto, l’argentino è quasi imprescindibile poiché aggiunge molta qualità dalla trequarti in su.
“Dybala raccorda i centrocampisti con gli attaccanti – ammette Allegri – . Con lui abbiamo più geometria e più qualità in campo, ma è normale che non posso farlo giocare sempre. Siamo sempre solidi come squadra. Sturaro è diverso da Mandzukic, ma siamo sempre ordinati”
Quanto al campionato, infine, la Roma si conferma la principale antagonista per lo scudetto battendo anche l’Inter.
“La Roma è diventata una squadra seria e tosta. Noi siamo in testa e dobbiamo fare ancora un tot. di vittorie per vincere lo scudetto. Ora abbiamo la Coppa Italia e vogliamo la terza finale consecutiva. Affronteremo un Napoli rabbioso per la sconfitta contro l’Atalanta. Sarà una partita complicata. Non dobbiamo prendere gol”, conclude.