Massimiliano Allegri nega si tratti del periodo peggiore da quando è a Torino. Alla vigilia di Inter-Juventus, il tecnico livornese nega ci siano state frizioni nello spogliatoio e ribadisce che la recente manifestazione dei tifosi sia stata solo di supporto alla squadra: “Quando sono arrivato era un po’ peggio. I tifosi sono venuti per far sentire la loro vicinanza e per sostenerci in questo finale di stagione. Sulle voci di spogliatoio… Dispiace sentire queste cose, che sono senza fondamento – le parole di Allegri riportate da Sportmediaset – . Vanno a toccare la professionalità di tutti. Non è la prima volta, noi ce le facciamo scivolare addosso serenamente. Abbiamo in ballo due obiettivi da centrare, faremo il possibile per farlo. Come in tutte le cose della vita ci sono dei momenti in cui le cose vanno più o meno bene, ma non vuol dire che la squadra è passata da essere piena di fenomeni imbattibili a una squadra di brocchi. L’equilibrio deve regnare. Giochiamo il derby d’Italia in uno stadio meraviglioso, contro una squadra che ha preso 2 gol nelle ultime nove partite. Il campionato non si decide tra domani e domenica, nel calcio succedono tante cose”.
Allegri dice di voler affrontare con spensieratezza questo finale di stagione, ma secondo i giornalisti i calciatori sembrano essere maggiormente pensierosi. “Mi diverto – ribadisce – perché le cose piatte non mi piacciono. Mi diverte che ci sia ancora uno scudetto da giocare ma ho pensato ad una cosa: contro il Napoli abbiamo fatto 9 falli e subiti il doppio. Non va bene, a San Siro bisognerà fare una partita tosta. Non dobbiamo essere pensierosi: più lo siamo e meno giochiamo bene. C’è da giocare una partita di calcio. Nell’ultimo periodo abbiamo fatto delle buone partite. A Crotone abbiamo fatto una brutta partita e abbiam preso un tiro e un gol. Col Napoli partita brutta di entrambe e abbiam preso gol al 90′. Ecco, tanti gol alla fine presi: dobbiamo stare attenti fino in fondo”.
Quanto alla formazione, il tecnico livornese non vuole dare vantaggi a Spalletti e dribbla abilmente le indiscrezioni relative ad un’esclusione di Paulo Dybala dai titolari. “Come sta? Situazione normale, ha un mese per dare un grosso contributo alla Juve, come tutti. Contano gli obiettivi della squadra. Paulo sta bene, è normale che tutti si aspettavano qualcosa di più, ha anche l’obiettivo del Mondiale. Dovrà ripulirsi la testa da questa settimana. La delusione ci sta i primi due giorni dopo il match col Napoli. Ora bisogna essere bravi a scrivere un altro pezzo di storia. Sono tutti a disposizione tranne Sturaro e De Sciglio, oltre a Chiellini che ha finito la stagione. Anche Bernardeschi sta bene. Formazione titolare come quella del Bernabeu? A Madrid è stata una partita a sè. Domani sarà un match nel quale a partita in corso si potranno fare cambi più offensivi o difensivi. Non serve parlare troppo, noi dobbiamo lavorare con serenità senza perdere certezze. Capita di perdere una partita, ma spesso un passo indietro te ne fa fare due avanti. Mandzukic? È probabile che giochi. Barzagli? Sì, potrebbe giocare da titolare. Contro il Napoli aveva una mezza infiammazione al tendine e non era in grado di giocare per 90′, per quello non l’ho messo”.
All’andata la partita finì 0-0, anche se la Juventus fece di più dei nerazzurri, ma questa volta, secondo Allegri, sarà una gara diversa. “All’andata fu una delle migliori Juve, loro non ebbero occasioni. Sarà una partita diversa. Gufi? La Juve deve solo giocare a calcio. 80.000 tifosi a San Siro? È sempre così. Partita straordinaria da giocare con testa, tecnica, voglia e sacrificio, con tutte quelle caratteristiche che servono nelle grandi partite”.