Allegri fissa la quota Champions: cosa chiede alla Juve
Max Allegri fissa la quota Champions League. Nella conferenza stampa di vigilia del match contro l’Atalanta, il tecnico ipotizza il percorso da fare per raggiungere le prime quattro posizioni e ottenere l’accesso alla competizione europea più importante.
Contro il Lecce la Juve ha ritrovato la vittoria che in campionato mancava dal primo aprile con il Verona. In un mese, quello scorso, molto complicato sotto tanti punti di vista, i bianconeri hanno raccolto solamente 4 punti in Serie A, con le tre sconfitte consecutive che hanno rallentato di molto la corsa. Il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI ha momentaneamente restituito i 15 punti di penalizzazione e la squadra di Max Allegri è tornata al terzo posto, ma da qui alla fine della stagione servirà un percorso importante per non rischiare di rimanere fuori. Al netto della seconda sentenza sul caso plusvalenze che arriverà – molto probabilmente – a ridosso dell’ultima giornata.
Allegri: “A 73 punti sei in Champions League”. Cosa serve alla Juve per raggiungere la quota
La classifica continua a essere sub iudice ed è altamente probabile che la Corte Federale aspetterà la fine del campionato per comminare la penalizzazione alla Juve, tale da estrometterla dalle prime quattro posizione – perché è quello l’obiettivo del procuratore Chiné, dichiarato apertamente durante il primo processo nello scorso gennaio. Allegri però ha il dovere di portare la squadra tra le prime quattro sul campo, al netto delle decisioni politiche. Il tecnico in conferenza pre Atalanta ha fissato la quota Champions: “Attualmente a 73 sei dentro, forse anche a 72. Vedremo perché da qui alla fine ci saranno tanti scontri diretti”.
Si comincia già in questa giornata, con Milan-Lazio, Roma-Inter e Atalanta-Juve. Da qui si potrà trarre una prima conclusione, ma co 15 punti ancora disponibili tutto può cambiare. Per quanto riguarda i bianconeri, oggi a quota 63 punti, ne basterebbero 10 nelle prossime 5 per raggiungere la quota Champions fissata da Allegri. Dopo la Dea, il calendario propone Cremonese in casa, Empoli fuori, Milan all’Allianz e Udinese alla Dacia Arena. Tre vittorie, un pareggio e una sconfitta. Sulla carta fattibile. Ma serve una Juve convinta.