Allegri ha cambiato la Juve: dalla BBC a macchina da gol

L’inizio di stagione della quarta Juve di Allegri ha denotato un cambio di strategia da parte del tecnico: la miglior difesa è l’attacco

Dalla BBC ad una macchina da gol: Massimiliano Allegri ha cambiato la Juve in questa prima parte della stagione. I numeri alla fine non mentono mai e al momento il bilancio dice che la Juventus ha più punti dell’anno scorso, segna più gol e ne subisce di meno. Un quadro che in pochi avrebbero delineato al termine della sessione estiva del calciomercato. Anzi, addetti ai lavori e anche una buona fetta di tifosi bianconeri pronosticavano una stagione assai difficile per via delle partenze di Bonucci e Dani Alves (cui si sommano gli addii di Lemina e Rincon, due che però il campo lo vedevano raramente).

Eppure il cambio di rotta a livello di impostazione era chiaro sin dalle prime operazioni in entrata: l’acquisto di diversi giocatori offensivi, poi riequilibrati dagli arrivi di Matuidi e Howedes (in attesa che il tedesco entri dall’infermeria), ha segnato un taglio netto col passato. Addio definitivo alla BBC, con Barzagli ormai a mezzo servizio oltre all’addio di Bonucci, allegri ha puntato tutto sulla potenza di fuoco in avanti. È pur vero che la Supercoppa non è andata bene (ma a differenza della Lazio la Juve non ha praticamente fatto preparazione estiva) e che il match con il Barcellona è stata una delusione, ma in Spagna mancavano qualcosa come 9 giocatori (6 infortunati, 1 squalificato e 2 fuori lista).

Come sta la quarta Juve di Allegri

Insomma, qualche scusante c’è, così come c’è e si vede il miglioramento nel corso delle settimane sia a livello di condizione atletica, sia di manovra. La quarta Juve di Allegri ha il miglior attacco degli ultimi 6 anni, il secondo della Serie A dietro al Napoli, e per giunta la difesa orfana di Bonucci (e Barzagli ormai più chioccia che titolare) subisce addirittura meno. A conferma che se la fase difensiva parte dall’attacco, agli avversari si concede molto poco. In questa economia, fondamentale come sempre è il lavoro “sporco” di Mandzukic, ma l’innesto di Blaise Matudi ha dato quella dinamicità al centrocampo che Khedira non sempre è riuscito a dare. Ne ha giovato anche Pjanic, che con il francese di fianco è più libero di inventare.

Il prossimo step potrebbe essere il passaggio al centrocampo a 3 e le soluzioni anche qui non mancano. Anche se Marchisio dovesse restare a mezzo servizio, con il recupero di Khedira, Pjanic o Bentancur potrebbero giocare nel ruolo di regista, con il tedesco e Matuidi mezzali. In avanti, ci sono tanti giocatori di qualità che cambiando l’ordine degli addendi la somma difficilmente cambierà. L’importante è che nel menu non manchi mai Dybala, l’unico insostituibile.