Dalla scelta su Bonucci all’affondo su Lukaku, alla Juve comanda ancora Allegri. Il tecnico ha imposto la sua linea anche alla nuova dirigenza che segue i suoi dettami alla lettera, fra gestione della rosa e mercato.
I rancori fra i due non si sono mai assopiti. Sono stati messi da parte per il bene comune, ma poi la rottura è diventata insanabile. Dietro alla scelta di mettere fuori rosa Leonardo Bonucci c’è la mano di Max Allegri. Come riporta anche Tuttosport, ma come è facilmente intuibile, il tecnico livornese considera il difensore ormai non all’altezza della Juve, fra infortuni e prestazioni al di sotto di quella che è stata la sua storia, e preferisce il suo allontanamento. Esempi lampanti sono stati l’anno scorso le partite contro l’Inter, nella semifinale di ritorno di Coppa Italia a San Siro, e contro il Siviglia, nella semifinale di andata a Torino. Gare fondamentali per la stagione del club, nelle quali sono stati evidenti i limiti ormai raggiunti – anche se si sarebbero potute fare altre scelte. E non solo, perché anche la linea sul mercato è tracciata chiaramente da Allegri.
E non solo, perché le manovre di mercato sono chiaramente impostate dal tecnico. L’idea di cedere Dusan Vlahovic, ora vicinissimo al Paris Saint-Germain, e sostituirlo con Romelu Lukaku, è in puro stile Allegri. Nella scorsa stagione il serbo non è riuscito a inserirsi negli schemi dell’allenatore e tra i due non è scoccata la scintilla. Dunque, il 23enne può lasciare Torino e al suo posto è pronto il 30enne belga, sul quale il livornese può affidarsi visto che per caratteristiche è più adatto al suo modo di fare calcio. Giuntoli sì, ma la Juve continua a seguire Allegri.