Allegri: “Appena de Ligt sarà pronto potremo giocare anche a tre”

Massimiliano Allegri in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Juventus: “Non è una partita decisiva, lo era più quella con la Roma”

Massimiliano Allegri non si sbilancia alla vigilia di Inter-Juventus: “Vediamo domani sera come siamo arrivati – esordisce nella conferenza stampa della vigilia – Sarà una bellissima serata, domani a San Siro ci saranno intorno ai 60 mila spettatori. Si torna a vivere certe partite in un altro modo, con aspettative da parte di tutti. Inter e Juventus sono insieme al Milan le squadre più importanti del campionato. L’Inter secondo me è ancora favorita per lo scudetto. Domani per noi è un test importante contro una squadra forte. Gara decisiva per lo scudetto? Domani non è decisiva, ma ci permetterebbe di fare un salto in avanti e di allungare la striscia positiva. Era molto più decisiva la Roma. Domani è importante ma ci sono tante partite, noi domani dobbiamo dare continuità a fare una bella prestazione. L’Inter può ammazzare il campionato della Juventus? Assolutamente no, vista la classifica. Non è decisiva, deve essere una bellissima serata da vivere. Noi vediamo alla sosta di novembre cosa abbiamo rosicchiato. Le stagioni si decidono da febbraio, ma bisogna essere lì e non a 27 punti”.

Allegri: “Servirà una Juve killer”

Come ogni volta in cui si gioca Inter-Juve, ci sarà tanta tensione: “C’è attesa di giocare una grande partita. Giocare a San Siro con l’Inter, soprattutto domani con 60 mila spettatori per la prima volta sarà sicuramente una bella serata – insiste Allegri – Speriamo sia più bella per noi facendo risultato. I giocatori giocano, gli allenatori allenano soprattutto per questo tipo di sfide che sono stimolanti e belle da vivere. Hanno il vantaggio che si preparano da sole. Non ci sono rischi di cali di tensione. Non devo neanche dire che la partita è importante, lo sanno anche loro. I cambi? Danno il contributo che devono dare. Bisogna aiutare i compagni e mettersi a disposizione. Giochiamo ogni tre giorni e con i cinque cambi le partite sono diverse. Bisogna entrare con la testa giusta e stare in panchina come se si giocasse. Prima li conoscevo meno e ora sono più agevolato. Ma il merito è loro che entrano bene. Domani c’è bisogno di grande attenzione difensiva e dobbiamo giocare bene tecnicamente. Loro se no ti schiacciano perché sono forti tecnicamente e fisicamente. Dobbiamo essere lucidi, dei killer, e pronti a battagliare dal punto di vista fisico”.

Quanto alla formazione, come da sua tradizione Max allegri non vuole dare vantaggi all’avversario: “Non ho ancora deciso – risponde ai giornalisti – siamo rientrati giovedì pomeriggio. Ieri abbiamo fatto un buona allenamento. Di solito decido il sabato ma questa volta credo che deciderò domenica mattina. Chiesa comunque con lo Zenit ha fatto una buona partita, ha tirato tanto in porta. Chiellini, De Ligt, Bonucci e Rugani stanno bene. Quando De Ligt sarà pronto per fare il centro-destra a tre potrà giocare anche lì. Poi abbiamo ancora 5 partite, chi non gioca domani giocherà la prossima. Dybala? Sarà a disposizione, sta bene e ha fatto due allenamenti con la squadra. Siamo al completo, è importante perché abbiamo ancora diverse partite prima della sosta e avrò bisogno di tutti. È importante perché chi è entrato come accaduto in Russia è stato positivo. Rabiot? Lo vedo oggi, si è negativizzato ma bisogna vedere come ne è uscito fuori. Senza allenamento è difficile. Arthur? È cresciuto molto, alza la qualità della squadra e la velocità del passaggio. Ma ha fatto due spezzoni, è da due mesi che non gioca una partita intera. Bisogna dargli minutaggio per farlo diventare pian pino uno dei titolari”.

Le parole di Chiellini su Ronaldo

In questi giorni è tornato in auge l’argomento Ronaldo, per via delle dichiarazioni di Chiellini a DAZN: “Quando hai uno come lui che fa 30 gol a campionato è normale che la squadra si appoggi su di lui. Ora ognuno ha più responsabilità e dobbiamo distribuire i gol”, commenta Allegri. Infine, sul suo possibile approdo all’Inter nel recente passato: “In due anni acqua sotto i ponti ne è passata tanta. Mi hanno accostato a uno e all’altro. Alla fine ho fatto la scelta della Juventus e sono molto contento”, conclude.