Alberto Malesani ai suoi: “occhio, la Juventus non perdona”
Sembra tornato il vecchio Malesani, quello che esce dal campo con la raucedine e che sprona i giocatori mulinando le braccia. A tre giorni dalla sfida con la Juve, il tecnico alza la voce in allenamento: “Se fate così domenica la Juve ci ammazza, voglio ritmi alti e palla veloce”. Così rintuzzava i suoi uomini, chiedendo una reazione d’orgoglio dopo il ko col Palermo.\r\nTutti sotto esame: tranne Viviano, Mudingayi e Di Vaio, nessuno può dirsi certo del posto. “Malesani è fatto così – ha spiegato poi Buscè in conferenza stampa – ricordo che all’Empoli non sapevamo i titolari nemmeno alla vigilia, tiene tutti sulla corda”. Contro la Juve, potrebbe quindi essere allestito un 4-3-3 molto rivisitato, soprattutto in fase di copertura. Due le formazioni provate in mattinata. Nella prima, impostata sul 4-3-1-2, Buscè partiva terzino destro con Portanova, Cherubin e Rubin. Davanti alla difesa Radovanovic e più avanti la coppia Ekdal-Mudingayi; Siligardi sulla trequarti e Di Vaio-Paponi il duo offensivo. Nel secondo assetto, simile al 4-1-4-1 dell’esordio contro l’Inter, Buscè risultava l’esterno destro di centrocampo, con Ekdal, Mudingayi e Paponi in linea, e Radovanovic ancora davanti alla difesa, leggermente indietro rispetto alla mediana. Di Vaio, come spesso accadeva lo scorso anno, unico terminale offensivo. Difficile che venga adottata in blocco una delle due compagini (resta anche il dubbio sull’impiego di Ramirez, provato nei giorni scorsi come trequartista). Da queste prove, però, emerge la ricerca di maggiore equilibrio tra i reparti. Gimenez, anche se è rientrato nei ranghi assieme a Garics, non sembra destinato fra gli undici di partenza. Paponi potrebbe essere l’outsider.\r\n“Dobbiamo affrontare la Juve senza troppe tensioni – ha suggerito Buscè, autore del momentaneo 1-1 lo scorso anno, prima che Gimenez centrasse il palo a porta vuota e Candreva gelasse il Dall’Ara – bisogna rimanere compatti come siamo stati contro la Sampdoria e magari ripetere alcune belle prestazioni, vedi i pareggi con Roma e Inter. L’importante è non subire subito, fare attenzione e poi ripartire, perchè anche noi sappiamo far male”. Sulle tensioni societarie e sul rischio di una penalizzazione, Buscè alza le barricate: “Sono cose che riguardano i dirigenti. A ognuno il suo compito. Noi facciamo i giocatori e non pensiamo ad altro. A fine anno, si tireranno le somme”. Per domenica (arbitrerà De Marco di Chiavari) sono già stati venduti oltre 13.000 tagliandi in poco più di 72 ore. Il Dall’Ara si prepara ad accogliere quasi 30.000 persone.\r\n\r\nCredits: Repubblica\r\nFracassi Enrico