Agnelli: “Scudetto 2006? Se lo revocano a livello sportivo ci fermiamo qui. Giustizia ordinaria? Valuteremo”

“Sono state giornate abbastanza concitate, prima di entrare nel merito vorrei fare un paio di riflessioni. La prima è la serenità d’animo di Del Piero e Buffon che hanno risposto alle vostre domande sul 2006, su un campionato finito sul campo con 91 punti, con la massima tranquillità. All’epoca molti giocatori dell’Inter dicevano off the record: ‘Questi ci asfaltavano’. Non lo ripeterebbero mai, ma lo dicevano. Ripeto, quella squadra ha fatto 91 punti e i giocatori che hanno vinto sul campo e si sono visti togliere il titolo hanno la massima serenità”. Non può non tornare sull’argomento di questi giorni, la revoca dello scudetto ‘degli onesti’, il presidente della Juventus Andrea Agnelli, a margine dell’evento di presentazione delle nuove maglie. “La seconda riflessione – continua Agnelli – parte dal 28 aprile 2010, quando a margine dell’assemblea azionisti Exor John annunciò un cambiamento societario importante, con un rinnovamento forte a livello dirigenziale che sarebbe avvenuto presto, e il preannuncio dell’esposto per la revoca dello scudetto 2005-2006. Il principio della richiesta era basato sulla parità di trattamento. Vi leggo un passaggio illuminante dell’esposto: «Gli organi federali possono tuttavia non intervenire e non assegnare il titolo se anche le squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi”.\r\nPoi il numero uno bianconero prende il resoconto di Palazzi e legge il passaggio in cui il procuratore federale parla dell’Inter e del “consenso preventivo alla designazione degli arbitri” che secondo Palazzi è attribuibile al club nerazzurro. “Si è detto tanto in questi giorni, quello che è il nostro timore è che si decida di non decidere, sarebbe la scelta peggiore, sarebbe deleterio in un momento come questo del calcio italiano, uno dei più bassi, un esempio di non credibilità. Abbiamo chiesto parità di trattamento e crediamo che dalle dichiarazioni di Palazzi qualcosa di poco limpido emerga. Io voglio rispetto dalle istituzioni, rispetto verso la Juve, verso i dirigenti, verso i calciatori, verso una società che ha fatto la storia del calcio italiano, verso una società che ha fornito alla Nazionale 27 giocatori su 44 nelle quattro finali vinte di Coppa del Mondo. Io chiedo rispetto, aspettiamo la decisione del Consiglio Federale. Noi siamo l’unica società ad aver avuto danni patrimoniali per centinaia di milioni di euro, abbiamo i mezzi per muoverci anche al di fuori della Giustizia Sportiva. Per il momento non lo facciamo, aspettiamo. Se revocano lo scudetto all’Inter per quanto riguarda la Giustizia Sportiva finisce qui. Per quella ordinaria valuteremo”.

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Pubblicato da
Alberto Zamboni