Andrea Agnelli e la Juventus fanno quadrato attorno a Maurizio Sarri. L’occasione è data dalla cena di Natale che il club bianconero ha organizzato presso le Ogr, Officine Grandi Riparazioni, la sede nella quale la Signora si ritrova spesso per momenti di convivialità. Il presidente bianconero è salito sul palco raccontando come il club sia giunto alla scelta del nuovo allenatore dopo la rottura con Massimiliano Allegri. «Quest’estate quando andavamo in giro con Paratici e Nedved a cercare di capire quella che doveva essere la Juve del futuro – racconta – , una persona ci ha ascoltato e creduto. E nella prima conferenza stampa ha ricordato la ferocia e volontà con cui l’abbiamo voluto».
I risultati non sono in linea con quelli dell’anno scorso, ma evidentemente a Torino lo avevano messo in conto per via del cambio di mentalità. Chi si aspettava le goleade per ora è rimasto deluso: la Juventus ha 7 punti in meno, segna poco e subisce più gol. Nessun dramma, perché Agnelli è convinto che la ferocia con cui la Vecchia Signora ha cercato il nuovo allenatore, sarà ripagata. «La stessa ferocia e volontà l’hai avuta tu, Maurizio, nel volere la Juve. Maurizio, hai colto una sfida dura e difficile ma che insieme sappiamo di poter vincere».
Presa la parola, Sarri non ha potuto fare altro che ringraziare il presidente, ammettendo di essere ben consapevole delle difficoltà che avrebbe comportato mettersi alla guida di uno dei club più importanti al mondo. «Chiaramente questa per me è una sfida importante. È già stata difficile nel momento in cui ho accettato – sottolinea l’allenatore – . Perché sono arrivato in una squadra e in una società che hanno vinto tanto. E ritagliarsi una pagina importante di storia in una società così ricca di storia è difficile per chiunque». Sugli obiettivi stagionali nessun dubbio: lo scudetto prima di tutto, poi il sogno Champions: «Noi vogliamo continuare a vincere in Italia e a essere competitivi in Europa. In Italia vincere lo scudetto lo avvertiamo quasi come un obbligo, mentre il Europa non lo sentiamo così, ma soltanto come una grande sfida per fare contento tutto il popolo bianconero. Non sarà facile – conclude – , ma sono contento di essere qui e di aver accettato questa sfida».