Andrea Agnelli ieri ha aperto la presentazione di Andrea Pirlo, nuovo allenatore della Juventus Under 23 e nelle speranze del presidente, prossimo tecnico della prima squadra. Il numero uno del club torinese ci ha tenuto ad essere in pedana di fianco al Maestro, assieme a Fabio Paratici, CFO dell’area sport bianconera e Federico Cherubini, Head of Football Teams & Technical Areas. Un dettaglio non da poco e che riporta alla mente la conferenza stampa di presentazione di Maurizio Sarri, il 20 giugno del 2019.
Allora, sulla pedana ci furono solo tre sedie, quella del nuovo tecnico, quella di Paratici e quella del direttore della comunicazione Claudio Albanese. Il presidente, a parte un breve saluto, si è andato a sedere in platea, non di fianco all’allenatore. È stata sostanzialmente la conferma di quanto già dichiarato da Agnelli nella conferenza stampa di addio di Massimiliano Allegri, quando di fianco al tecnico livornese ha ammesso che se fosse dipeso da lui sarebbe rimasto, ma rispettando sostanzialmente la scelta di Paratici e Nedved, che hanno puntato su un nuovo corso.
Insomma, il presidente della Juventus ha lasciato sostanzialmente al CFO e al vicepresidente la paternità di quella scelta, ribadendo che nel club ci sono uomini forti che sanno prendere decisioni. Allo stesso modo, la scelta di Sarri e i suoi risultati, saranno valutati con Paratici e Nedved al termine del ciclo (presumibilmente a giugno 2022) e nel caso in cui non sarà andata come si sperava, anche i due dirigenti dovranno dare conto del loro operato. Non ci sono all’orizzonte rivoluzioni né a livello di allenatore né di rosa al termine di questa stagione, non ci sono tempi e soldi per farlo, ma di sicuro il presidente è sempre vigile ed è la persona migliore che la Juve potesse avere alla guida.